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Uno degli onesti: Commedia in un atto

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Uno degli onesti: Commedia in un atto
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PERSONAGGI:

Federico

Manina, sua moglie

Alberto

Rosetta, sua moglie

Teresa, cameriera.

ATTO UNICO

Salotto elegante. Una porta in fondo. Un'altra a destra. Su un tavolino, l'apparecchio del telefono.

SCENA I

MANINA e FEDERICO

(Manina è seduta, col volto fra le mani, gli occhi rossi di pianto, i capelli un po' scompigliati. Federico passeggia furiosamente.)

Federico

(prende una sedia e la scaraventa a terra. Continua a passeggiare.) Sicchè, ci separeremo!

Manina

Nè più, nè meno. Tu non devi fare altro che recarti da un avvocato, non so, da un notaio e, se lo credi opportuno, mettere in ordine i nostri affari. Del resto, io non ci tengo.

Federico

Io sì.

Manina

Tanto meglio! Separazione di beni…

Federico

E di mali. (Passeggiando ancora, prende un'altra sedia e picchia il pavimento.)

Manina

È inutile rompere le sedie.

Federico

Questa è forse casa tua? Sono tuoi questi mobili? Queste sedie sono tue?

Manina

Non vorrai dire, spero, che io sia qui come in un albergo.

Federico

Come in un albergo no, perchè io non sono l'albergatore di mia moglie; ma non c'è un gingillo qui dentro che non sia di mia proprietà.

Manina

Ti prego di non dimenticare che io t'ho portato una dote.

Federico

Ti prego di non dimenticare che questa dote basta appena per le tue toilettes e per i tuoi bonbons.

Manina

Dovrei pagare anche il tuo sarto, non è vero?

Federico

Lo sai bene che io non sono di quei mariti che si lascerebbero vestire dalle loro mogli.

Manina

Ed io non sono di quelle mogli… che spogliano i mariti!

Federico

(sedendo) E dunque, separiamoci.

Manina

Questo è assodato.

Federico

(dopo una pausa) Che diremo al mondo?

Manina

Ognuno di noi dirà quello che vorrà.

Federico

Niente affatto. Dobbiamo metterci d'accordo.

Manina

Diremo la verità.

Federico

Io darei un occhio per sapere qual'è la verità.

Manina

La verità è che… i nostri caratteri sono inconciliabili.

Federico

Ecco, per esempio, una cosa inesatta.

Manina

Ho sempre pensato che fra me e te non ci fosse niente di comune.

Federico

Ma tu neghi i fatti compiuti!

Manina

E che dimostrano questi fatti?

Federico

Dimostrano che ci siamo amati.

Manina

Quando?

Federico

Non ci siamo mai amati in tre anni di matrimonio?!

Manina

Mai!

Federico

Neanche nella luna di miele?

Manina

La luna di miele non conta.

Federico

Come non conta!?

Manina

O Dio! la luna di miele è una formalità.

Federico

Ma questa formalità, con qualche lieve modificazione, è durata fino a ieri.

Manina

Sino a ieri è durato il dovere.

Federico

E, a parer tuo, questo dovere è esaurito!

Manina

S'intende. Ogni dovere ha i suoi limiti. Si va a fare il soldato o si va a fare il magistrato, e si ha il dovere di farlo bene. Si va a fare la moglie, ed è lo stesso caso. Io l'ho fatta bene. Ma per tutta la vita, no. Il soldato, il magistrato, la moglie, dopo un certo numero d'anni, hanno il diritto di dimettersi. Io mi dimetto.

Federico

In altri termini, se io ti chiedessi oggi quello che può chiedere un marito ad una moglie… tu mi diresti di no.

Manina

Certamente.

Federico

Ma io potrei costringerti.

Manina

Costringermi?!

Federico

Col Codice alla mano, perbacco!

Manina

Va là, chè, fortunatamente, il Codice non si occupa di queste cose!

Federico

Lo credi tu. Si ha da interpretare lo spirito della legge, mia cara. C'è un articolo che compendia tutto: «La moglie deve seguire il marito.»

Manina

Seguirlo dove?

Federico

Dovunque.

Manina

Non c'è nessun sito dove una donna non possa dir di no ad un uomo.

Federico

Ah, non c'è nessun sito?.. Non c'è nessun sito? (Si alza. Passeggia.) Non c'è nessun sito!.. Non c'è nessun sito!!!.. (Torna a sedere, lontano da lei. Poi, in tono di comando) Manina, vieni qui e dammi un bacio.

Manina

(anche lei seduta, guarda il soffitto.)

Federico

(dopo una lunga pausa) Manina, vieni qui e dammi un bacio.

Manina

Piglia, piglia il Codice.

Federico

Bada che finisce molto male!

Manina

Purchè finisca, io sono contenta.

Federico

Ma allora è un odio?

Manina

Voglio la mia libertà.

Federico

Per farne che?

Manina

Lo vedrai.

Federico

Per tradirmi.

Manina

Che sciocchezza! C'è bisogno di separarsi dal proprio marito per tradirlo? Al contrario! Se c'è la separazione, non c'è il tradimento.

Federico

Parli come una femmina pervertita.

Manina

E tu come un ingenuo.

Federico

Perchè non dici come un imbecille!

Manina

Volentieri.

Federico

Mi dài anche dell'imbecille?

Manina

Te lo dài da te.

Federico

Ah, questo è troppo! (Si alza furibondo.)

Manina

Perchè non mi picchi?

Federico

Io sento il sangue montarmi al cervello! Io non so più frenarmi! Io divento un mascalzone! Io divento un facchino! (Si schiaffeggia impetuosamente.) Ah, ora sto meglio!

Manina

E anch'io.

Federico

Ma questa volta è finita davvero!

Manina

Dio, te ne ringrazio!

Federico

(prende il cappello e, a un tratto, le si avvicina.) Vuoi chiedermi scusa?

Manina

No.

Federico

Vuoi che io chieda scusa a te?

Manina

No.

Federico

Vuoi darmi un bacio?

Manina

No.

Federico

Vuoi tu averlo da me?

Manina

No.

Federico

Vuoi far la pace?

Manina

No.

Federico

Vuoi che me ne vada?

Manina

Sì.

Federico

Addio. (Esce dal fondo correndo.)

Manina

Finalmente!