Chi È Maschio E Chi È Femmina?

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Chi È Maschio E Chi È Femmina?
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Andrzej Budzinski

Indice dei contenuti

  Titolo

  Introduzione

  I poli opposti

  Marte e Venere

  Sterilità e fertilità

  Le diversità tra maschio e femmina

  Diversi punti di vista

  Conclusione

  Note

Titolo

Andrzej Budzinski

1

Dibatito con LGBT

Chi è maschio e chi è femmina?

Collana: Difendere l'eterosessualità

Introduzione

Molti anni fa vidi il film “La guerra del fuoco” [1] nel quale è narrata la storia dell’homo sapiens. 80.000 anni fa, la sopravvivenza degli uomini dipendeva primariamente dal possesso del fuoco. Per quegli esseri primitivi, il fuoco rimase un oggetto misterioso fino a quando non impararono ad accenderlo. Il fuoco doveva essere rubato alla natura, mantenuto in vita, protetto da vento e pioggia e difeso da ogni nemico. Il fuoco divenne simbolo di potere e sinonimo di sopravvivenza. Coloro che possedevano il fuoco, possedevano la vita. Nella storia, la tribù dei Cro-Magnon Ulman venne attaccata dai Wagabu, un gruppo di Homo erectus. Nella fuga il piccolo focolare che costituisce la sua riserva di fuoco, fonte di vita e di calore, finisce in acqua. In tre si misero alla ricerca del fuoco, riuscendo a rubarlo a una tribù di neanderthal - cannibali. Nel trambusto una giovane donna di Homo sapiens di nome Ika, prigioniera dei cannibali, riuscì a liberarsi dai legacci e si unì al viaggio dei tre cacciatori. Tra il capo dei cacciatori e la giovane nacque un legame. Durante il viaggio di ritorno i tre vennero in contatto con la tribù della giovane, dalla cui cultura più sviluppata appresero anche la tecnica per accendere il fuoco. Nel film è presente anche una scena erotica, in cui uno del tribù Ulman ha una relazione con Ika, che accende la lussuria anche in un altro uomo del tribù Ulman, ma viene da lei respinto. Per spegnere il fuoco erotico cerca avvicinarsi al suo terzo compagno, che è un maschio. Tuttavia, incontra la protesta da parte del suo compagno, anche in modo violento. Questa scena mostra che già 80.000 anni fa, c’era una tendenza omosessuale, ma respinta dall’uomo primitivo. Naturalmente non può essere una prova, ma solo la fantasia e l’intuizione del regista.

La domanda che sorge spontanea potrebbe essere: a livello di intelligenza e non di conoscenza, gli uomini primitivi possedevano la nostra stessa capacità intellettiva? Sembrerebbe vogliano indicare chiaramente ciò che è in armonia con la natura e ciò che non lo è, cosa spesso confusa dall’uomo del ventunesimo secolo. Difatti nel mondo odierno osserviamo una strana tendenza, che sta diventando sempre più una pressione:

  considerare normale ciò che è anormale,

  naturale ciò che non è coerente con la natura.

  si mette in dubbio le fondamentali leggi naturali dell’uomo. Ieri erano incontestabili, oggi invece è messo discussione.

Una domanda d’esempio, che non ha più una chiara risposta, risulta essere: Che cos’è la famiglia o il matrimonio? Guardando a ieri il matrimonio, il cosiddetto tradizionale [2] ,

è espresso come l’unione tra un uomo e una donna, ma oggi si mette in dubbio la credibilità di tale unione, e coloro che pensano in modo tradizionale sono considerati arretrati, persone medioevali. L’idea che impone LGBT [3] è quella di un’ unione “matrimonio” omosessuale, cioè un “matrimonio” tra le persone dello stesso sesso, tra due uomini o due donne. A loro parere, una tale “unione” è secondo la natura. Personalmente aggiungerei, ma con quale natura? Sicuramente non con la natura di Dio, ma con quella dopo il peccato originale, cioè con la natura malata. Che tipo di frutta possiamo ottenere dalla natura malata? Di sicuro non sana. Questo ci insegna Gesù: “[43] Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. [44] Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. [45] L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore” (Lc 6,43-45)

L’omosessualità è il frutto della natura corrotta. Al riferimento delle idee LGBT, desidererei porre la seguente domanda: si può collegare queste due parole, omosessuale e matrimonio, o omosessuale e famiglia? Rispondo a questa domanda con altra: si può unire fuoco e acqua? La risposta è molto semplice: non si può! L’esito di questa unione è: o acqua fa spegnere il fuoco o il fuoco fa evaporare l’acqua. Inutile è provare unire le due cose, senza senso è insistere che si può farlo. La stessa cosa riguarda omosessualità in relazione con matrimonio e famiglia.

Esiste un termine che ci spiega tale comportamento, si chiama l’ossimoro. Questo termine deriva dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς, acuto e μωρός, ottuso. Ossimoro è una figura retorica che consiste nell’accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra di loro. Gli esempi: disgustoso piacere, illustre sconosciuta, silenzio assordante, lucida follia. Dato l’etimo del termine, anche la stessa parola ossimoro è un ossimoro. Ossimoro di solito consiste di un nome e il suo aggettivo (contraddictio in adiecto), ad esempio: ghiaccio caldo, cadavere vivo, acqua secca , o un verbo e il suo aggettivo, ad esempio si affrettano lentamente . È una varietà di paradossi di significato metaforico [4] . Il termine: il matrimonio omosessuale è un paradosso della natura, e si contraddice interiormente. Certamente parlando del matrimonio si può fantasticare e sognare, si può simulare. Può essere che la legge umana può anche approvare il matrimonio o la famiglia omosessuale, ma questa approvazione rimane sempre umana e non può cambiare la vera realtà dei fatti che sono intoccabili e nessuno può cambiarli, ne anche il Parlamento dell’Unione Europea. Certamente di fronte la legge naturale, che ci dice chiaramente - il vero matrimonio e la vera famiglia può essere soltanto tra un uomo e una donna, non possiamo non prendere in considerazione questo cosa sta succedendo oggi nella società. Non possiamo smentire il fatto dell’esistenza delle copie omosessuali. Esistono e come. Questo che esistono, però, non significa che è una cosa normale. Certamente, dobbiamo accettare il fatto che esistono, ma nello stesso tempo non siamo obbligati di accettare le loro richieste. Se partiamo da presunzione, e secondo la legge naturale è vera, che l’omosessualità è uno sbaglio, allora in conseguenza tutto quanto che riguarda le loro rapporti è sbagliato:

  sbagliato è, che un uomo prova la brama per un altro uomo,

  sbagliato è, che una donna prova la brama per un’altra donna.

Questi comportamenti non possono essere definiti normali, tanto più naturali, ancora tanto di più di Dio. Certamente, non è giusto emarginare o perseguitare queste persone perché “amano” in modo diverso, però, nello stesso momento, come già ho scritto prima, non possiamo accettare, che è un atteggiamento normale. Sappiamo però, è abbiamo di questo tantissimi esempi, che questo che oggettivamente non è normale può diventare normale soggettivamente. Per un ladro rubare può diventare una cosa normale. Per un bugiardo le bugie possono diventare una cosa normale. Per un traditore il tradimento può diventare una cosa normale. Sappiamo, però, che in realtà ne rubare, ne mentire e ne tradire sono gli atteggiamenti normali. Seguendo questo pensiero possiamo dire che per un’omosessuale l’omosessualità può diventare una cosa normale. Però in realtà no lo è, e per questo non possiamo stare zitti di fronte a una anomalia così evidente.

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