La Conoscenza Proibita All'Umanità

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Ighina, un Uomo venuto dal Futuro;

https://youtu.be/kUSeRf-3PVg?t=101

Come Tesla Pier Luigi Ighina:

https://www.youtube.com/watch?v=gd1ijKs1l5w

Tesla e Ighina.

Tesla e Ighina.

Questo video vi aprirà gli occhi- parte 2/2

https://www.youtube.com/watch?v=E6OLJRqTYVg&t=1s

Nikola Tesla usando i principi della Grande Piramide e considerando che la terra è una gigantesca piastra di un conduttore e la ionosfera un’altra, era in grado di fornire energia gratuita a tutti in qualsiasi luogo sul pianeta. Egli trasforma tutto questo in tecnologia e realizza la Wardenclyffe Tower. Nikola Tesla pensava che non era solo la forma a dare potere alle piramide, ma anche la posizione. Infatti per la sua torre ha scelto la posizione in base alle leggi con cui sono state costruite le piramidi di Giza cioè in relazione al rapporto tra l’orbita ellitica del pianeta e l’equatore. . Lo Zed sembra essere stata la "chiave" che faceva funzionare la piramide energetica (conosciuto anche come "colonna dorsale di Osiride") esso è situato nel

cuore della grande piramide ed è del tutto simile ai condensatori elettrici moderni. E’ come un traliccio ad alta tensione.

Lo Zed e la vasca del sarcofago sono in granito, sappiamo che questo materiale conduce elettricità perché contiene una alta concentrazione di cristalli di quarzo, esattamente come i Menhir che hanno proprietà piezoelettriche.

Lo Zed pare sia servito come mezzo di comunicazione (molti gli esperimenti di Tesla al riguardo) cosi come pure per l’arca della alleanza.

L’Arca dell’Alleanza era contenuta nel sarcofago della grande piramide e lo Zed ne amplificava tutta l’energia.

Leonardo d a Vinci pare nascondere il segreto in due sue opere: "L'annunciazione" e " La Vergine delle Rocce" utilizzando un codice geometrico armonico cosi come chiarito dallo studio dell'Ing. Alfonso Rubino del 2017

( https://www.slideshare.net/alfonsorubino/sarcofago-della-grande-piramide-arca-della-alleanza-leonardo ).

Il sistema energetico risulta cosi composto:

Arca dell’Alleanza (generatore), Zed (amplificatore), piramide(trasmettitore). Probabilmente l’energia veniva raccolta da un apparato ricevete (Wirless) chiamato lampada di Dendera. Lo Zed, piramide, Arca erano la centrale elettrica, gli Zed delle lampade erano i ricevitori. Nikola Tesla per la sua torre ha usato una forma ottagonale coperta da una mezza sfera (cupola). La forma ottagonale ha caratteristiche d’onda molto speciali. L’ottagono è il simbolo dell’equilibro cosmico e di vita eterna il numero 8 e l’ottagono è molto importante nella storia umana e soprattutto nell’arte cristiana. Le fonti battesimali hanno forma ottagonale, poggiano su otto pilastri. L’ottagono è il simbolo della resurrezione, evoca la vita eterna, è il numero delle direzioni cardinali unito alle direzioni intermedie, l’ottavo giorno succede ai sei giorni della creazione e al sabato,

annuncia la futura era eterna, la resurrezione di Cristo e dell’uomo, annuncia la beatitudine del secolo futuro, l’ottavo giorno è il simbolo della trasfigurazione. L’uomo del macro cosmo è governato dal n.8 nel meccanismo della generazione e nella struttura del corpo (scheletro con 8 articolazioni) nella creazione e nell’ ordine di tutto ciò da cui dipende la sua sussistenza. Il numero 8 capovolto è simbolo dell’infinito. Come il cerchio che è immagine di Dio cosi è l’elemento ottagonale un doppio quadrato detto quadratura del cerchio. L’ottagono a livello cristiano rimanda all’immagine delle “otto beatitudini” e perciò la croce ottagonata del Sovrano Ordine di Malta è immagine del discorso della montagna, un cammino da seguire per migliorare nello zelo e nella condotta morale l’ascesa a Dio. Inoltre l’immagine ottagonale è anche la chiusura perimetrale della croce greca da tutti e quattro i lati, è la rimarcazione dell’immagine della croce, della passione e della morte però sconfitta dal Salvatore Cristo risorto! Quindi Vittoria sugli inferi mediante la resurrezione.

Morto e risorto l’ottavo giorno. Spesso nell’architettura cristiana troviamo cattedrali a pianta centrale perché Gesù’ era visto come il Sole. Il motivo di una struttura ottagona si può far risalire perciò al n.8, la numerologia e l’organizzazione dello spazio sono i principi delle arti e delle scienze. Nei numeri c’è il principio dell’essere unico il Dio invisibile = 0; la volontà di Dio = 1. L’intelligenza nasce dall’uno ed è 2, dal 2 nasce l’anima che è 3 da cui nascono varie nature che generano corpi composti, perciò si deduce che una cosa non può essere conosciuta se non si conosce cosa viene prima di essa. L’anima vien prima della natura e grazie ad essa la natura può venir conosciuta. L’intelligenza vien prima dell’anima, ed è grazie ad essa che l’anima può essere conosciuta. L’intelligenza conduce a ciò che le è superiore cioè a Dio. Il quadrato indica il mondo “ fenomenico” i due quadrati sovrapposti fenomenico ed umano; la stella a 8 punte simboleggia il ritmo continuo positivo (+) e negativo (-). I templari adottarono la forma ottagonale o rotonda per la costruzione delle loro chiese rafforzando l’importanza di questo simbolo. I templari si qualificavano come i difensori del tempio di Salomone in quanto tempio di Cristo.

L’ottagono nasce dall’unione di due quadrati intersecati chiamato doppio quaternario uno rappresenta l’attivo, l’altro il passivo. Rappresentano il concetto di creazione dati dal contrapposto maschile e femminile, unione tra livello terreno e divino. Rappresenta l'inizio del percorso spirituale di ogni cristiano oltre che la purificazione. Dall’unione dei due quadrati ha origine la croce templare, il quadrato doppio incrociato che forma la stella ad otto punte, in passato era assimilato ad una divinità femminile, col passare del tempo i cristiani l’hanno attribuita alla vergine Maria trasformandola nella Stella Polare che vediamo sullo stemma del Papa. L’attribuzione è dovuta al legame con il pianeta Venere, considerato femminile, il quale si trova in congiunzione inferiore con la terra ogni 1,6 anni questo periodo si chiama periodo sinodico di Venere. Durante ciascuna congiunzione inferiore la posizione di Venere rispetto al cerchio zodiacale non è la stessa quindi finché Venere e Terra tornino esattamente nelle stesse posizioni

inferiori è richiesto un periodo di otto anni. Durante questo periodo, seguendo la posizione di Venere sul cerchio zodiacale, si ottengono i vertici di un pentagramma regolare stellato. Per questo il pentagramma, stella a cinque punte è un simbolo femminino sacro. Il periodo di otto anni (octaeteride ) coincide quasi perfettamente con il ciclo delle fasi lunari (99 lunazioni). La similitudine con la Luna, di natura femminile, ha influenzato anche Venere. Per questo inizialmente Papa Francesco nel suo stemma ha utilizzato la stella a cinque punte per rappresentare Maria Vergine poi mutato a quella a otto punte. La stella a 8 punte si può ricondurre all’ordine Draconis, ordine crociato a totale servizio del Papa e del Sacro Romano Impero. L’otto è universalmente considerato il numero dell’equilibrio cosmico. La forma ottagonale è usata anche nei templi buddisti imperniati su colui che fa girare la ruota del centro stesso dell’universo. In Giappone il numero otto è considerato sacro, rappresenta la qualità innumerevole, immensa ma non indefinibile. Le otto forze della natura sono risultato dell’interazione cosmica di Yin e Yang che insieme formano gli otto trigrammi del Bagua o Pakua e combinate danno origine ai sessantaquattro esagrammi dell’ I Ching.

Otto è il numero degli immortali della mitologia cinese. Negli scacchi, la scacchiera ha otto colonne e ogni giocatore ha otto pedoni, il pavimento a scacchiera è spesso presente in molte cattedrali e logge massoniche.

La stella a otto punte forma la ruota solare pagana, ruota del Dharma, in ogni culto pagano associato presso i babilonesi e fenici al “Dio sole Baal” e alla “Grande Madre Astarte”.

La croce de Baal (croce templare) la troviamo inserita nella ruota delle stagioni di origine celtica e nella ruota del “Dharma Chackra” uno dei più famosi simboli della religione buddista. Nella cui tradizione il Buddha Sakyamuni rivelando ai suoi discepoli le quattro nobili verità mette in moto la ruota del Dharma. Nella iconografia indiana, questa ruota è un’arma sacra usata dal Buddha per colpire gli errori, gli ostacoli, gli attaccamenti che impediscono all’uomo di raggiungere il Nirvana. Il Dharmacackra è costituito da otto raggi che rappresentano il nobile ottuplice sentiero.

In Cina l’ottagono è uno dei più grandi simboli della corrente taoista, viene denominato bagua o pa-kua (ba=8, gua=numero bagua = otto numeri) di solito rappresentato con il Jaijitu contorna da 8 tigrammi dell’I Cing allineati ciascuno ad un punto cardinale formando un ottagono. Le linee che costituiscono i tigrammi sono di due tipi: Linee intere= polarità positiva (yang) Linee spezzate=polarità negativa (yin) . Simboleggiano i flussi di energia che attraversano il mondo e che possono condizionare la vita umana. La credenza vuole che utilizzandolo come amuleto il simbolo tenga lontano gli spiriti maligni. In Islanda veniva utilizzato un simbolo che ricorda una ruota ad otto raggi chiamato Egishalmur inciso all’interno degli elmi dei guerrieri. Secondo la tradizione questo conferiva invincibilità in battaglia, aumentando forza e il

terrore nei nemici, amplificando la forza e la furia guerriera. Questo simbolo veniva usato anche dagli sciamani per distruggere le energie negative e offrire una protezione sia fisica che energetica, inoltre aiuta la guarigione riducendo il tempo di cicatrizzazione delle ferite. Lo Stav (Egishalmur) viene spesso utilizzato su di un talismano la cui attivazione avviene tramite il sangue o la saliva. Il simbolo richiede energia, distrugge le energie negative in modo completo fagocitandole ma se non ne ha deve in qualche modo lavorare ugualmente e le riprende da chi lo porta. Tatuandolo può portare a stati di stanchezza prolungata arrivando a causare dolori.

 

Algiz è una grande Rua di protezione i popoli del Nord e nelle tradizione celtica, rappresenta il Dio Cernunnos, divinità della fecondità e dell'abbondanza è un simbolo arcaico collegato all'inizio del mondo, ricoprendo a volte un ruolo di psicopompo (lo psicopompoè una figura ,in genere una divinità, che svolge la funzione di accompagnare le anime dei morti nell' oltretomba. La parola"psicopompo"dal greco ψυχοπομπóς, composta da psyche =anima e pompós =colui che manda), è legata anche al cigno, che possiede un simbolismo particolarmente ricco, rappresentando sicuramente la purezza, la forza celeste in quanto compagno di Apollo, simboleggia ancora l'anima in trasformazione verso stati di essere superiori. Con Algiz ci viene richiesto di relazionarci in modo nuovo con la dimensione del sacro, di protendere la nostra mente, e tutto il nostro corpo verso l'alto e ricevere così il sapere dalla Fonte Originaria di Ogni Conoscenza. Le rune algiz sono potenti è un sistema a sé stante. Wyrd è fatto di rune, muovendo una singola energia la vibrazione si propaga in modo esponenziale e imprevedibile se non se ne comprende il moto. Il termine wyrd è collegato con l'antico inglese woerthan, "diventare". Il termine poi si evolse (1400 circa) nell'aggettivo medio inglese weird, "fatidico" o "magico" e nell'inglese moderno weird, "strano" o "bizzarro". Il termine orlog è composto daór, "fuori" o "oltre" elog, "legge". Quindi si può interpretare come "legge superiore", "legge suprema". Non è da confondersi con la parola orlygi, "guerra", che ha dato origine al nederlandese oorlog allo svedese örlog. Il significato basilare del Wyrd riferisce a come le azioni passate influenzino e condizionino continuamente il futuro. Ma anche come il futuro influenzi il passato. Tutte le azioni di tutti i tempi si influenzano a vicenda. Si ipotizza che, al contrario del Fato, il Wyrd sia tutt’altro che immobile ed immutabile:

non si ripete mai allo stesso modo, non è il destino individuale, ma piuttosto una rete che collega ogni elemento ed ogni creatura dell'universo, e non conosce distinzioni tra passato e futuro. Niente veniva escluso da questa visione, e ciò che fosse ritenuto negativo o distruttivo, pur essendo allontanato o combattuto, era considerato in ogni caso parte del Wyrd. Ne deriva che qualsiasi azione personale va ad influire direttamente sul wyrd degli altri individui: ogni decisione, presa nel presente, genera un’eco che si propaga non solo nel futuro, ma anche nel passato, giacché nell’essere umano coesistono passato, presente e futuro; ogni azione che è influenza ciò che sarà e ciò che è stato, ogni azione che è stata influenza ciò che è e ciò che sarà, ogni azione che sarà influenza ciò che è stato e ciò che è. Ma non solo: ogni azione influirà sul wyrd altrui, e quindi su presente, passato e futuro altrui. Tutto l’universo di tutti i tempi, in questo modo, sarebbe stretto nella medesima, inestricabile, rete. Una visione simile si riscontra nel concetto di karma.

Castel del Monte è una fortezza del XIII secolo fatta costruire dall’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II nelle Murge occidentali in Puglia. L’origine si colloca al 29 gennaio 1240, data comunque incerta. Il progetto viene attribuito all’arch. Riccardo da Lentini ma sicuramente ci fu una forte, se non totale, collaborazione con lo stesso Federico II. Fu costruito sulle rovine di una precedente fortezza prima longobarda poi romana. Questa “fortezza” era chiamata “Castello di Santa Maria del Monte”. I locali interni sono coperti da volte. Il castello nella sua struttura principale è composto da otto torri su cinque delle quali alloggiavano cisterne d’acqua. In tutta la struttura si trovano canalizzazioni per convogliare l’acqua. All’interno del cortile c’era una grande vasca ottagonale in marmo bianco con sedili. Il portale di ingresso principale si apre sulla parete della struttura ottagonale orientata ad est, cioè dove sorge il Sole in,

coincidenza degli equinozi di primavera ed autunno, da questo orientamento, e non solo, si denota come l’intero edificio sia stato progettato come una vera e propria macchina energetica incentrata allo sfruttamento delle energie ritmiche solari. L’inusuale disposizione apparentemente casuale delle finestre, che servivano a scandire precisi tempi e funzioni relazionandosi con lo spostamento del Sole e delle sue energie nella perfezione strutturale dell’edificio in cui le tangenti ai lati del cortile interno si incontrano precisamente al centro delle torri ottagonali formando il disegno della stella a 8 punte (la Vergine Maria) che crea inoltre un tesseract a 8 punti. Oltre alle cisterne sulle torri sotto il piano di calpestio del cortile si trova una grossa cisterna di acqua per la raccolta delle acque piovane. L’acqua come già detto è un elemento fondamentale per l’attivazione di energie orgoniche, la scelta dell’ ingresso principale a est mette in moto l’energia femminile di accoglienza e trasformazione. L’equinozio di autunno è la porta verso il momento dell’introspezione, della guarigione, della trasformazione. Il frutto che rappresenta questo momento è la melagrana che è simbolo di maternità saggia e matura; della sacerdotessa della guarigione rivolto a tutti i figli biologici e universali. In questo momento la parte femminile saggia che è in noi guarisce il proprio Se e quello degli altri fermentando gli elementi. L’equinozio di primavera è legato alla Dea Ostara, Dea della fertilità dei nuovi inizi, portatrice di entusiasmo verso gli altri e il mondo, simboleggiata da lepri, uova, farfalle che ad oggi ancora rappresentano la Pasqua. La rinascita di Cristo cade la prima domenica dopo l’equinozio o quella seguente se è di Luna piena. La primavera è anche il momento delle nozze tra il Dio Sole e la Dea Terra, il momento dell’unione della nuova vita. Momento di equilibrio cosmico perfetto che porta energie per prendere consapevolezza di Se. L’uovo è il simbolo della rinascita cosmica ed il colore è il giallo. La costruzione inoltre ricorda la ruota celtica. La struttura è composta da tre diversi materiali la cui disposizione non è casuale ma studiata in rapporto all’effetto cromatico che ha nell’osservatore e non solo (anche come orgoniti -architravi e cornici delle porte). I colori hanno delle loro

vibrazioni. I materiali ricorrenti sono tre:

1-pietra calcarea (bianco/rosato)

2-marmo bianco

3-breccia corallina (rosastro, con macchine di colore giallo/bianco/rosa/)

Ogni materiale ha una sua propria condensazione orgonica. L’edificio, inoltre, pare venisse usato per esperimenti alchemici di trasmutazione di metalli sotto la direzione di Michele Scoto, tra i primi autori latini di questa scienza occulta. L’astrologo Scotto sosteneva di aver assistito alla trasmutazione del rame in argento. Una leggenda narra di banchetti imperiali dove a tavola comparivano ogni genere di alimenti senza che i cuochi cucinassero. Avevano forse scoperto l’energia che qualche secolo dopo un giovane di nome Ettore Majorana era riuscito a governare con la sua macchina!!?

La disposizione delle cisterne per la raccolta dell’acqua e quella dei camini (fuoco) formano il pentagono stellato con il vertice verso l’alto. Nelle dimensioni della costruzione del castello si riscontra la serie di Fibonacci.Ciò dimostra anche il grande valore spirituale dell’opera, l’otto intenso anche come pace, ritorno eterno, resurrezione. Altro elemento fondamentale sono le torri delle scale a chiocciola che si sviluppano in senso spiraliforme antiorario, se ne comprende la funzione solo se si considera il tutto come una grande macchina energetica. Queste scale a spirale hanno la funzione di disperdere la carica energetica creata dalla costruzione nel circondario, praticamente delle antenne trasmittenti di energia orgonica positiva (tipo Mhenir). Il simbolismo delle scale è molteplice, dinamismo,continuità ciclica, sviluppo ed espansione , flusso del tempo con i suoi vari cicli di cambiamenti, schema del moto dell’energia universale, lo sviluppo del cosmo a partire dal centro,coscienza creativa dell’universo che da origine a tutte le cose manifeste, mette in comunicazione ciò che è in alto con ciò che è in basso, di unire la terra con il cielo, di avvicinare l’uomo al concetto di elevato e di infinito. Nei miti i gradini della scala sono sette come i metalli dell’alchimia, i sette pianeti dell’astrologia tradizionale, le sette tappe della spiritualità cosmica, nel processo alchemico la spirale inizia termina nell’uovo cosmico centrale e dove lo scarabeo, simbolo egizio del Sole che rinasce da se stesso, percorre il sentiero spiraliforme trasformandosi gradualmente nei sette pianeti ma dove l’uomo percorrendo il sentiero dell’elica ascendente può salvarsi ma perdere se stesso.

Concetto esposto da Johann Georg Gichtel in “Theosophia Pratica del 1696 egli scrive : “… l’uomo può cadere nella spirale settenaria del peccato legandosi alla propria fisicità e alle proprie passioni, in balia di un gorgo che lo porta sempre più in basso, un vortice crudele dal quale è difficile e penoso uscire.”

Come si può ben capire queste scale sono state concepite su di un preciso e preordinato percorso simbolico.

Percorrendo le spirali delle scale a chiocciola del castello dal basso verso l’alto si passa dall’oscurità del piano inferiore , alla luminosità solare che ci avvolge progressivamente durante la salita in una autentica celebrazione della luce solare intenta alla liberazione spirituale ed alla trasformazione alchemica dell’uomo.

Nulla è lasciato al caso, dall’estremo proporzionamento aureo, alle iconografie presenti nel castello, tra cui quattro serpenti alati che spesso richiamano la dualità del femminile e del maschile ricordata dal Caduceo di Hermes, dallo Ying e Yang.