Za darmo

Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de' più celebri artisti, vol. 3

Tekst
0
Recenzje
iOSAndroidWindows Phone
Gdzie wysłać link do aplikacji?
Nie zamykaj tego okna, dopóki nie wprowadzisz kodu na urządzeniu mobilnym
Ponów próbęLink został wysłany

Na prośbę właściciela praw autorskich ta książka nie jest dostępna do pobrania jako plik.

Można ją jednak przeczytać w naszych aplikacjach mobilnych (nawet bez połączenia z internetem) oraz online w witrynie LitRes.

Oznacz jako przeczytane
Czcionka:Mniejsze АаWiększe Aa

Roze (abbate Niccolò), bibliotecario del conservatorio di musica in Parigi, verso l'anno 1807, si era applicato alla musica sin dall'età di 7 anni, e studiò la composizione sotto l'abb. Rousseau di Dijon, e l'ab. Homet, che aveva molto gusto per il canto. L'ab. Roze fu dapprima maestro di musica della cattedrale di Angers, e nel 1776 lo divenne della chiesa de' SS. Innocenti a Parigi, ove la sua musica di chiesa attraeva gran gente. Egli ha fatti degli allievi, che per la più parte godono oggidì d'una ben fondata riputazione. Nel 1802 compose una messa a piena orchestra, che eseguita in San Gervasio riscosse gli applausi di tutti gl'intendenti. Il Sistema d'armonia dell'ab. Roze è stato pubblicato da M. Laborde nel 3º t. del suo Essai sur la musique.

Rubbi (l'abb. Andrea), veneziano, di cui si è parlato in questo tomo all'articolo Mayer, come autore di undici bellissimi Sonetti sull'armonia, pubblicati nel Mercurio d'Italia storico-letterario, Venezia 1797, è autore altresì di un'opera intitolata Il bello armonico teatrale, Ven. 1792, citata con somma lode dal Manfredini nelle sue Regole armoniche p. 70-193.

Ruetz (Gaspare), assai dotto in più scienze, e di molto distinto merito nella musica, fu allievo del vecchio Bach. Morì a Lubecca nel 1755, di 47 anni. Egli è autore di tre dissertazioni scritte in tedesco col titolo di Confutazione de' pregiudizj sull'origine della musica di chiesa, Lubeck 1750; Sullo stato presente della musica di chiesa, 1752; Confutazione de' pregiudizj contro la musica di chiesa, e delle spese che vi si richiedono, Rostock 1753. Nelle Memorie critiche di Marpurg, t. 1 vi ha di lui una Lettera intorno ad alcune idee di M. Batteux relativamente alla musica.

Ruggerio (Francesco), cel. costruttore di violini a Cremona, sopracchiamato il Ber, viveva verso la medietà del sec. 17. Due suoi violini esposti in vendita nel 1790 avevano la data degli anni 1640, e 1670. Giov. Batt. Ruggiero detto il buono, rinomato del pari per la costruzione de' violini, viveva a Brescia circa 1653. I suoi strumenti sono pregiatissimi.

Ruphy (J. – F.) nel 1802 pubblicò un piccol libro col titolo de la Mélomanie et de son influence sur la littérature, in 8º. Egli attribuisce la decadenza della letteratura ai progressi della musica nel 18º sec. Questa stravagante opinione fu ancora sostenuta da M. Gin (V. il suo artic. t. 2, p. 176).

Rusti (Giacomo). Nato in Roma nel 1740, studiò la musica e la composizione primieramente nel conservatorio della Pietà in Napoli, e poi in Roma sotto Rinaldo da Capua. Passò quindi in Venezia, ove nel 1764, scrisse la sua prima opera la contadina in corte: nel 1774, compose la musica dell'Idolo cinese, del Socrate immaginario nel 1776, dell'Alessandro nell'Indie 1777, e di altri drammi per diversi teatri d'Italia, ove acquistossi grande stima ed onore. Egli si stabilì finalmente come maestro di cappella in Barcellona.

Rutini (Giovanni) nacque in Firenze verso il 1730 e fece i suoi studj musicali in Bologna sotto il cel. P. Martini. Viaggiò quindi per la Germania, e nel 1757 si stabilì a Praga, dove fecesi fortuna principalmente per la sua buona scuola di cembalo: le sue cinque opere contenenti 31 sonate per quest'instromento furono impresse a Norimberga. Nel 1766 tornò egli in Italia, e scrisse più opere per teatro, che furono molto applaudite. Tra le di lui composizioni vi si distingue Lavinia e Turno, cantata impressa a Lipsia, per ordine di S. A. Maria Antonietta elettrice di Sassonia che ne aveva composta la poesia intendentissima di musica, a cui dedicò l'ab. Eximeno la sua dottissima opera. Rutini morì in Firenze verso il 1795. Hiller cita con elogio le di lui sonate, ma dice che le sue cantate non sorpasseranno la mediocrità.