Vampiri Gemelli

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Amni rimase pazientemente sulla soglia, scrutando l’espressione stravolta sul viso di Kyoko. L’aveva incontrata in quello stesso corridoio tempo prima, non appena si era trasferita, e avevano subito stretto amicizia. Si mise a riflettere sul loro strano rapporto e su ciò che avrebbe potuto nascere tra loro.



La sera del loro primo incontro lei era appena uscita dalla sua stanza e lui dalla sua. Entrambi si erano bloccati e si erano scrutati a vicenda. Lui la guardò e vide che aveva un dardo spirituale ben stretto nel suo pugno. Non era fuggito, ma anzi si era appoggiato allo stipite della sua porta ed era rimasta a fissarla in silenzio.



Alla fine Amni l’aveva salutata e si era avviato con cautela verso il club al piano di sotto: aveva tirato un sospiro di sollievo, quando ci era arrivato sano e salvo! Più tardi, sul far della notte, era risalito in camera per farsi una doccia e cancellare quel brutto odore di vampiro che si portava addosso. Kyoko era ancora ferma sulla porta, col suo dardo spirituale in mano, e lui si era chiesto se non fosse rimasta ferma in quella posizione da quando lui se n’era andato.



Mentre cercava di scivolare nella sua camera, lei gli aveva parlato.



"So cosa sei." gli disse Kyoko a bassa voce.



Amni si fermò ma le voltò le spalle, sperando che lei lo interpretasse come un segno di inoffensività. "Anch'io so cosa sei." aveva risposto.



"Allora ti propongo di essere amici…o comunque, di non essere nemici.” aveva aggiunto lei.



Amni le chiese con curiosità: "Perché non mi hai ucciso, quando mi hai visto?"



Kyoko incrociò le braccia sul petto. In realtà anche se lei se lo era chiesto per ore. La verità era che ... semplicemente non voleva ucciderlo. "Tu non uccidi gli umani per nutrirti." Alla fine, scavando nei suoi rifiuti, aveva trovato un mucchio di flaconi di sangue vuoti della Croce Rossa, e ne era stata oltremodo felice.



"Il mio cibo mi viene consegnato una volta alla settimana." spiegò Amni, che era in grado di leggerle nella mente.



Da quel momento in poi, Amni era diventato amico, fratello, protettore di Kyoko ... forse anche qualcosa di più. Non era in grado di trovare la parola adatta per descrivere il loro rapporto. Tutto quello che sapeva era che si volevano bene e che si prendevano cura l'uno dell'alta.



"Sto bene. - rispose Kyoko, riportando la sua attenzione sul presente - Sono solo un po'stressata."



Amni sorrise: “Sì, Yohji ha questo potere. Ci crederesti che è venuto da me l'altra notte? Era tutto eccitato!" Era una bugia, ma ne valeva la pena. La verità era che aveva sorpreso Yohji nel bar a parlare con una ragazza che gli aveva già detto "No" troppe volte e l’uomo sembrava infoiato e furioso ... ma stese un velo pietoso su quel lubrico dettaglio.



Kyoko fece un’espressione di sorpresa e scoppiò a ridere. "Oh mio Dio, mi stai prendendo in giro?"



Amni scosse la testa: "No, non inventerei mai una cosa del genere."



"Che cosa gli hai fatto?" chiese lei tutta eccitata, desiderando di essersi gustata la scena travestita da mosca sul muro.



"Ho scaraventato fuori quel suo culone ubriaco e l'ho chiuso a chiave nel suo appartamento." Il suo sorriso si allargò: "Mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia quando si è svegliato.”



Gli occhi di Kyoko scintillarono di eccitazione. "Perché, cosa gli hai fatto?



"Invece di metterlo sopra al letto ...ce l'ho messo sotto." Anche gli occhi azzurri di Amni scintillarono…ma di malizia.



Kyoko rise e scosse la testa: " Amni, sei impagabile!”



Amni sorrise: "Ora non andarlo a dire in giro, eh…potrebbero pensare che sono davvero un bravo ragazzo!” Il suo viso si addolcì sapendo che era riuscito a rasserenarla. "Credo che farei meglio ad andare al piano di sotto prima che il posto diventi troppo selvaggio, senza di me."



"Sei davvero un bravo ragazzo - gli disse Kyoko, dolcemente - Ci vediamo giù tra un’oretta.”




Capitolo 3 “Fame”



Hyakuhei era di fronte all’ Underground. Normalmente si teneva lontano da quella zona della città, perché era fortemente infestata dai mezzosangue. Era anche più vicino alla tana sotterranea di suo fratello, che si trovava proprio sotto al piccolo locale notturno sovraffollato. Non era un buon posto per la ragazza.



Scomparve e si materializzò all’interno del locale, prendendo posto nell'angolo più buio.



Amni stava ancora sorridendo quando aprì la porta ed entrò nel club, ma si fermò di botto: qualcosa non andava! La sua testa scattò di lato e i suoi occhi si spalancarono. Tadamichi? Abbassando lo sguardo, se ne andò dietro il bancone, un po’ frastornato.



Perché il Maestro era qui ... nel suo bar?





*****





Kyoko rimase a guardarsi allo specchio chiedendosi quanto avrebbe dovuto ubriacarsi prima di poter andare fino in fondo. Si arruffò i capelli e provò a cambiare look ... ma poi capì. Era inutile sperare di sembrare diversa solo cambiando qualcosa del suo abbigliamento. Se voleva fare conquiste, avrebbe solo dovuto smetterla di prendere a pugni chiunque le si parasse davanti.



Sorrise al suo riflesso, cercando di farsi coraggio e di darsi delle buone dritte. “Ok Kyoko ... puoi farlo. Pensa a tutti i vampiri che sarai in grado di uccidere, se non saranno attratti dalla tua verginità.” Alzò gli occhi al cielo per la stranezza di quella conversazione. "Alcool ... questo è ciò di cui ho bisogno."



Dopo pochi minuti era seduta al bar a rimuginare sul consiglio del nonno. Lanciò uno sguardo ad Amni che stava lavorando a un nuovo cocktail. Si accigliò, perché le sembrò parecchio nervoso. Inclinò leggermente la testa, quando lo vide mancare completamente la tazza in cui stava mettendo dei cubetti di ghiaccio.



Hyakuhei aveva percepito la presenza di Kyoko nel momento stesso in cui era entrato nel locale. Si appoggiò lentamente allo schienale della sedia per scrutarla ben bene. La ragazza sembrava non prestare molta attenzione all’ambiente circostante, come se in realtà non le fregasse nulla di stare lì ... quindi che ci era venuta a fare? La guardò riflessa nello specchio mentre si sedeva al bancone del bar, e di nuovo ebbe l’impressione che volesse starsene per i fatti suoi.



Seguì con gli occhi ciò che lei stava guardando, e si accorse che la sua attenzione era puntata sul giovane barista… il vampiro biondo che si era accorto della sua presenza.



Amni lanciò una nuova occhiata, chiedendosi se fosse la sua immaginazione a fargli sembrare quell’angolo del locale molto più buio del solito. Facendo finta di nulla, si sporse verso Kyoko e le sorrise distrattamente: "Vuoi qualcosa da bere?"



"Sì. - rispose Kyoko con decisione - Un Long Island Iced Tea ... il più forte che puoi fare." .



Amni esitò e si guardò intorno, chiedendosi se fosse entrato nella Twilight Zone quella sera. Prima il signore dei vampiri era entrato nel locale come se fosse il proprietario, poi Kyoko che gli chiedeva dell’alcool…A quando degli orsi polari in tutù che ballavano sulle note dello Schiaccianoci?



Si portò inconsciamente una mano alla gola, ricordando la notte in cui Tadamichi lo aveva trasformato, tanto tempo prima. Stava cercando di prendersi un'altra vita? Scacciò con forza il pensiero dalla sua mente.



"Kyoko - le sussurrò - Non credo che un drink faccia per te. Perché non torni di sopra e cerchi di dormire un po’? Ti assicuro che i postumi della sbornia sono micidiali per lo stress. Sono sicuro che domattina, al risveglio, ti sentirai molto meglio.”



Kyoko gli aveva detto molte volte che non beveva, e stasera molte cose le sembravano avvertirla che era meglio seguire il consiglio di Amni. Sperò che lui non avesse notato quella bomba atomica travestita da vampiro nascosta in quell’angolo buio…ma qualcosa le diceva che non era così.



"E’ escluso! - disse con tono piagnucoloso - Ho troppi pensieri per la testa, stasera, e ho bisogno di rilassarmi con un bel drink!”



"Va bene, va bene! . esclamò Amni, rassegnato - Ritira gli artigli e smettila di ringhiare, o non ti preparo nessun drink!”



Kyoko lo fulminò con lo sguardo e Amni ridacchiò. Anche lui avrebbe desiderato che con un solo drink tutte le ansie di Kyoko svanissero! Era l'unica persona che conosceva con una vita difficile, quasi quanto la sua. Nella speranza di tirarla su di morale, le fece l'occhiolino e si mise a preparare il suo drink.



"Beh, comunque è vero! - scherzò, mentre versava il rum - Ti mancano solo il pelo, la coda e le orecchie. Hai già il temperamento e l'atteggiamento di una lupa mannara... "



Kyoko gli sorrise maliziosamente. "Forse stasera dovrei andare in un vicolo scuro ululando per richiamare un ragazzo peloso!”



Amni le mise il drink davanti e scosse la testa. “E io che m’illudevo di essere l'unico uomo nella tua vita! Mi ferisci Kyoko ... potrei aver bisogno di qualcuno che mi coccoli…" Si mise una mano sul cuore con atteggiamento teatrale, anche se da qualche parte nel profondo ... sapeva di non scherzare.



Kyoko sorseggiò per metà il suo drink e poi lo guardò. “Amni ... smettila di flirtare con me. È un po'…inquietante." Lo guardò fisso per dare maggiore valore alle sue parole, ma si fermò di botto: ah, se solo non fosse un vampiro! Chiuse gli occhi e continuò a sorseggiare il suo drink.



"Dico sul serio.- continuò Amni, mentre continuavano la loro battaglia di sguardi - Se non riesci a confidarti con me, con chi riuscirai a farlo? So che c’è qualcosa che ti frulla per la testa."



"Ho bisogno di un altro drink, prima." Kyoko sbatté le ciglia maliziosamente, e si disse che aveva bisogno di più tempo per confessargli il suo…impudico segreto.



Amni le preparò lentamente un altro drink. Rabbrividì al pensiero che, se fosse crollata ubriaca, avrebbe dovuto portarla lui nel suo appartamento e metterla a letto! Quando ebbe terminato di preparare il nuovo drink e lanciò un’occhiata distratta al bicchiere di Kyoko si accorse che era vuoto. Stava per ammonirla di non continuare a quel ritmo, che qualcuno in fondo al locale urlò. Con un sospiro, si precipitò a vedere cosa era successo.

 



Kyoko lo osservò mentre se ne andava. Amni aveva ragione... se non poteva confidarsi con lui allora con chi? In tutta la città, era l'unico con cui poteva parlare liberamente ... l'unico che poteva chiamare amico. Sentì le lacrime agli occhi e si chiese se tra poco si sarebbe messa a piangere come fanno gli ubriaconi.



"No! “ urlò a se stesa. E alzò il bicchiere in un brindisi solitario - Al momento in cui perderò la mia verginità!” E si scolò il drink in un fiato.



Essere un vampiro aveva molti vantaggi, come ad esempio avere un udito finissimo. Amni era riuscito a sedare un litigio sul nascere e ora stava portando i drink a dei ragazzi molesti, ma la sua attenzione era tutta puntata su Kyoko. La vide bere un drink dopo l’altro e si chiese cosa poteva fare per lei. Poi captò le sue parole, in quel brindisi mezzo matto con se stessa. “Perdere… cosa?" esclamò, strabuzzando gli occhi. E corse subito da lei.



Kyoko sussultò, quando Amni le si fiondò accanto, poi aprì la bocca quando capì. "Mi hai sentito?" Deglutì, cercando di lenire la sensazione di bruciore lasciata dall'alcol che le scendeva velocemente in gola. Quando riprese fiato, Kyoko sentì che l’alcool stava già facendo la sua magia.



"Un altro, per favore." Spinse il bicchiere verso Amni, cercando di ignorare la bestia nera della sbornia in arrivo.



Nel cuore di Amni la rabbia fu sostituita dal dolore. I suoi occhi azzurri diventarono di una tonalità più scura. Le sue mani tremavano, mentre le preparava UN ALTRO drink. Ma l’alcool non sembrava avere un effetto calmante su di lei.



“Sì, ti ho sentito… questo non è il posto giusto per ubriacarti e eccitarti. Continua a bere questa schifezza e tra poco ti ritroverai nel vicolo qui fuori a cantare canzoni stonate mentre un uomo senza volto… "



Gli occhi color smeraldo di Kyoko brillarono di sfida. "Sembra divertente ... magari dopo ci vado.”



Amni fece una smorfia. "Oh, questo è troppo!”



Kyoko sorrise ad Amni da sopra il bordo del bicchiere e il vampiro non poté fare a meno di sorridere anche lui. Aveva già deciso come affrontare la questione…Avrebbe lasciato che si ubriacasse, ma per nessuna ragione al mondo le avrebbe permesso di lasciare il bar. Per ora, avrebbe giocato con lei al “perdiamo la verginità.”



Kyoko sospirò, quando Amni tornò dall'altra parte del bancone. Si allungò a prendere una cannuccia. Perché perdere la verginità doveva essere l’unica cosa in grado di allontanare i demoni? Non è che poteva innamorarsi di un ragazzo qualunque con uno schiocco di dita. E se anche si fosse innamorata di qualcuno… ci avrebbe rinunciato, pur di non metterlo in pericolo.



Un volto balenò nella sua mente e chiuse gli occhi, desiderando assaporare l'immagine ... Tasuki. Se non avesse amato Tasuki, sarebbe stato la sua scelta. Era proprio perché lei lo amava che non poteva chiamarlo e ... lasciare che l'aiutasse a risolvere il suo piccolo problema. Facendosi scivolare la cannuccia tra le labbra, Kyoko si mise a bere con foga, sperando che quando avesse finito si sarebbe messa a cantare "Eeny meeny miny moe".



"Allora stai davvero cercando di scopare?" chiese Amni, mentre le preparava un altro drink.



"Certo! - farfugliò Kyoko - Ma non voglio voltarmi e sembrare una troia in caccia."



"Allora, perché non dai uno sguardo ai tipi del locale dallo specchio dietro al bancone? Così potrai sceglierne uno senza nemmeno voltarti.” disse malignamente Amni, e tirò un sospiro di sollievo quando Kyoko seguì il suo consiglio. Stava cercando disperatamente di non farla voltare…e di sentirsi attratta dal signore dei vampiri nascosto in quell’angolo. Si era accorto che lui la stava osservando da quando era entrato là dentro ... e ubriaca com’era, Kyoko non era in grado di proteggersi e Amni non abbastanza forte da combatterlo.



"Che ne dici di quella testa rossa?" chiese Amni scegliendo deliberatamente il ragazzo più brutto del locale. Se quella cretina aveva intenzione di sognare, l’avrebbe ricondotta bruscamente alla realtà.



Kyoko scrutò il tizio allo specchio e scosse la testa. "Non ha un’ombra di culo."



Amni alzò gli occhi al cielo, "Che diavolo te ne frega se non ha culo?"



"Mi interessa, invece - biascicò Kyoko - Avrò bisogno di qualcosa a cui aggrapparmi." Per un momento, le tornò alla mente l’immagine del ragazzo immaginario che aveva descritto a Yohji un paio d'ore prima.



"Va bene. - l’accontentò Amni - Che ne dici allora di quello con i capelli a spazzola?"



"Possiamo semplicemente mettergli una X sulla sua fronte e cancellarlo dalla lista? - disse Kyoko arricciando il naso - E finora hai dimostrato un gusto schifoso!”



"Quello bionda laggiù sembra carino." Sorrise sapendo che quel ragazzo usciva solo con altri ragazzi ... e che non l’avrebbe nemmeno degnata di uno sguardo.



Kyoko scosse la testa e quasi cadde a terra per il movimento. “Cosa stai cercando di fare Amni? È un pollo bollito quasi quanto Yohji."



"Non credi che il tuo padrone di casa sia carino?" Amni simulò uno sguardo di orrore e poi scoppiò a ridere, all’espressione impassibile di Kyoko.



Passarono i successivi venti minuti ad analizzare uno per uno tutti gli avventori maschi del bar, ma a Kyoko nessuno andava bene: quello era un giocatore incallito, quell’altro un teppista, uno era troppo vecchio, l’altro troppo giovane, o troppo grasso, o troppo magro, o troppo nerd, troppo preppy e così via. Alla fine Amni alzò le mani in aria in segno di resa.



"Questi sono tutti, Kyoko, non ce ne sono altri. Sei troppo ubriaca per riconoscere un bel ragazzo e non ti accorgeresti di lui nemmeno se venisse qui e ti desse un bel morso sul culo!” esclamò Amni, pensando tra sé: “Per fortuna!”



Kyoko sorrise, completamente ubriaca: "Se mi mordesse il culo, non me ne fregherebbe un cazzo del suo aspetto!”



Gli occhi di Amni si spalancarono, sapendo che il parlare sporco di Kyoko era solo una posa per darsi importanza.



"Che bel linguaggio per una verginella che non ha mai neanche baciato qualcuno!” scherzò.



A Kyoko andò il drink per traverso, e tossì. "Cosa hai detto?" farfugliò, ma poi pensò che era meglio non mettere in mezzo Tasuki.



Amni sorrise: "Non preoccuparti. Non lo dirò a nessuno, a meno che tu non mi faccia incazzare. "



"Cosa faresti se ti facessi incazzare?" biascicò Kyoko, ormai folgorata dal senso di sballo.



"Beh, probabilmente mi metterei in piedi sul bancone e annuncerei a voce alta che stasera abbiamo una vergine da offrire e che si accettano offerte a partire da cinquemila dollari. Certo, a te andrebbe solo il venti per cento, mentre tutto il resto me lo beccherei io!” Si aggrappò al bordo del bar, sapendo che l’aveva sparata grossa.



"Perché solo il venti? - mormorò Kyoko - In fondo si tratta della MIA verginità…dovrebbero pagare solo me e basta!"



"Dannazione, sei proprio avida!” borbottò Amni.



"Ti ho sentito - esclamò Kyoko e si alzò in piedi sullo sgabello - Voglio che tu sappia che sei un ruffiano molto scadente.”



"Cola e tortine di luna a casa mia quando stacco, allora.” disse Amni, lanciandole un sorriso luminoso.



"Non ho un appuntamento con teuuu…" riuscì a farfugliare Kyoko, barcollando a tal punto che fu sul punto dii cadere. Poi puntò un dito in faccia ad Amni, toccandogli la punta del naso. "Ora vado a farmi sbattere dal primo maschio che non mi sbava dietro e mi tratta come una signora.”



Amni inarcò un sopracciglio: "Ma che discorsi sono, da parte di una donna che è ancora vergine? Non ti interessa di sapere almeno che faccia ha, il tizio che ti troverai nel letto domattina?"



"No…" sibilò Kyoko, e si lasciò cadere di nuovo sullo sgabello, ma sempre puntando il dito scontro Amni - Non voglio sapere niente di lui perché ..." fece una pausa cercando le parole. "... ho la mia moralità."



Amni ridacchiò: "Kyoko, sei così ubriaca che non capisci nemmeno il significato della parola moralità!”



La faccia di Kyoko divenne inespressiva. "No, non lo so." disse, con voce atona. Si guardò le mani e poi fissò di nuovo Amni. "Lo sai che non ho messo la biancheria intima?"



Per poco Amni non cadde dietro al bancone, a quelle parole, mentre Kyoko continuava a guardarlo con i suoi occhi innocenti, come se avesse detto la cosa più naturale del mondo!



"Accidenti!" mormorò il vampiro, con una voce quasi dell’oltretomba.



Poi si rialzò, la guardò ed entrambi scoppiarono a ridere. Non poteva davvero farci niente. Non aveva mai visto Kyoko ubriaca, ma doveva ammettere che era davvero divertente in quello stato. "Non mi hai detto perché sei così deciso a farlo, però."



Kyoko si morse il labbro inferiore e poi gli disse la verità: "Finché sarò vergine sarò una costante attrattiva per questi vampiri, e alla fine potrebbero riuscire a uccidermi.” Gli lanciò un'occhiata, poi distolse rapidamente lo sguardo. "Sembra che il mio odore….gli piaccia."



All'improvviso Amni capì esattamente di cosa lei stava farfugliando e deglutì. "Vuoi un altro drink?" mormorò.



Non ci aveva mai pensato, ma ora che Kyoko lo aveva stimolato a riflettere capì che era vero. Lui stesso, se mai avesse deciso di ricominciare a nutrirsi di sangue umano, avrebbe scelto senz’altro lei. Era una rarità trovare una vergine a quell’età…era come bere vino di pregio!



"Un altro drink?" mormorò Kyoko, e abbassò lo sguardo sul suo bicchiere. Lo sollevò all'altezza degli occhi e lo girò come se stesse cercando qualcosa. "È vuoto."



"No, davvero?" le chiese Amni in tono beffardo prima di portarle via il bicchiere. "Niente più drink per te, stasera."



"Hey! - strillò Kyoko - Ridammelo! Ne ho bisogno!"



"Per cosa?" l’aggredì Amni.



"Così troverò il coraggio di fare sesso con qualcuno. Non posso farlo, senza quel bicchiere."



Amni rimise il bicchiere sul bancone e Kyoko lo fissò.



"Cosa c'è che non va, adesso?" Sapeva che a breve sarebbe crollata e che sarebbe toccato a lui riportarla in braccio nella sua stanza.



Kyoko lo guardò, torva. "Chi ha bevuto il mio drink?"



"Sei stata tu.“ le disse Amni, con tono paziente.



"Non è vero! Era pieno quando me l’hai tolto! A chi hai dato il mio drink ... e dov'è il mio? " biascicò Kyoko.



"Ti sei già fatta quattro drink.” cercò d’imbrogliarla Amni.



"Noooo! - piagnucolò Kyoko - Non me ne sono nemmeno accorta!” Spinse il bicchiere verso Amni. "Dammi un altro drink, così questa volta ci starò attenta.”



"Allora cerca di ricordarti l’ultimo! - esclamò Amni, con durezza - Per te il bar è chiuso, stasera!”



Kyoko gli sorrise in modo sexy. "Perché non fai il buono con me?”



"Non tentarmi, Kyoko." rispose Amni. Ma di colpo si sentì addosso uno sguardo minaccioso. Alzò gli occhi azzurri e incontrò quelli di ebano del vampiro che si nascondeva nell’ombra.



Hyakuhei si stava godendo la scena tra la donna e il barista, e i suoi occhi e il suo umore si facevano sempre più cupi di minuto in minuto. L'aveva osservata silenziosamente scrutare pe bene tutti i maschi del locale attraverso lo specchio del bar. Per chissà quale oscuro motivo dovette reprimere l’impulso di scatenare una tempesta e far fuggire tutti, per rimanere da solo con lei. Non voleva che qualcuno posasse gli occhi su quella ragazza.



Questa cosa…queste sensazioni… lo turbavano.



Il barista era un vampiro e la ragazza sembrava in buoni rapporti con lui. Hyakuhei scrutò per bene il ragazzo, mentre la ragazza continuava a parlargli. Era giovane; era ancora un bambino come vampiro, ma c’era qualcosa in lui che lo distingueva dagli stupidi mezzosangue che aveva incontrato in città. Si scrollò quel pensiero dalla mente: avrebbe riflettuto sul giovane vampiro più tardi.



Il barista all'improvviso lo guardò dritto negli occhi. Lui sorrise e il giovane si bloccò sul posto, prima di cominciare a tremare visibilmente e distogliere lo sguardo. Ora capiva cos’aveva di diverso, quel giovane vampiro; non era una belva assetata di sangue, come la maggior parte dei mezzosangue. Hyahuhei si disse che forse non era nemmeno così giovane come sembrava.

 



Scavò a fondo nella sua mente e vi trovò la traccia del suo stesso sangue…Tadamichi! Quindi, quel vampiro apparteneva a lui!. Chiuse gli occhi mentre i ricordi di Amni fluttuavano in lui ... quel giovane era stata la prima preda di Tadamichi ... quella che lo avevano guarito dalla sua solitudine. I suoi occhi si aprirono lentamente, Ora capiva perché il vampiro non faceva che guardarlo! In realtà pensava che lui fosse suo padre.



Come mai lo confondeva col suo vero maestro? Non era capace di coglierne le differenze…o lui e suo fratello Tadamichi erano davvero così simili? Il suo divertimento raggiunse il massimo quando il giovane vampiro mise un altro drink davanti alla ragazza e lei ne bevve un sorso. La scena seguente gli fece davvero venire voglia di ridere.



Amni portò via il bicchiere a Kyoko e lei gli lanciò un’occhiata furiosa. Poi lui armeggiò con le varie bottiglie per farle un nuovo drink ma, non appena la ragazza ebbe distolto lo sguardo, rapidamente le versò un bicchiere di una bevanda analcoolica al the…evidentemente la preferita della piccola umana ... The freddo Virgin Long Island.



Dopo averle riempito il bicchiere, Amni decise di essere carino con lei e vi aggiunse una ciliegina e un piccolo ombrellino decorativo, poi glielo porse con gentilezza.



Kyoko si voltò di nuovo verso Amni, poi guardò il bancone e il suo sguardo s’illuminò quando vide il drink. Prima di scolarselo si mise in bocca la ciliegina...e fu così conturbante in quel gesto che Amni deglutì, alla vista del gambo del frutto che finiva dentro le labbra carnose di Kyoko, che masticò per un po’ e poi depose il gambo sul bordo del bancone.



"Che stai pensando?" chiese Kyoko, colpita dallo sguardo eccitato dell’amico.



"Penso che non sei capace di baciare.” rispose Amni, cercando di rimanere impassibile.



"E tu che ne sai?" borbottò Kyoko, che prese l’ombrellino e lo mise acanto al gambo della ciliegia. Poi si apprestò a scolarsi il bicchiere. Con fare malizioso puntò lo sguardo ammaliatore su Amni e lentamente cominciò a bere il suo drink, reclinando leggermente la testa all’indietro. Amni era così affascinato da quella vista che fu facile per Kyoko afferrare non vista l’ombrellino e cercare di infilzarglielo sul dorso della mano.



Amni, per una volta, fu grato ai suoi rapidi riflessi da vampiro e scostò la mano in tempo. “Ti avevo detto che sei ubriaca.” la derise.



"Non abbastanza! - ringhiò Kyoko - E la prossima volta che cerchi di rifilarmi un drink analcolico , almeno versami un ginger ale! E se non la smetti ti costringerò a pagare il mio conto, perché sono una cliente molto insoddisfatta!”



"Mio dio, Kyoko! - scherzò Amni - Mi lascerai a secco. Non saprò come pagare l’affitto!”



Kyoko sorrise maliziosamente. "Parlane con Yohji ... forse puoi concludere un accordo con lui."



"Hai una vena perversa, lo sai?" mormorò Amni, abbassandosi su di lei per fissarla meglio negli occhi.



Kyoko mise da parte la posa da vamp e si stampò sulla faccia un’espressione da angioletto. "Io?" Lo guardò in quei meravigliosi occhi blu e per un attimo le sembrò di affogarvi dentro.



Amni lanciò un'occhiata alla folla urlante, perché di nuovo qualcuno stava schiamazzando. Si chinò su Kyoko e l’ammonì con durezza. Erano così vicini che Kyoko poté sentire il suo odore di colonia. "Cerca di non fare nulla di stupido finché non torno.” le sibilò, e schizzò in mezzo ai ragazzi che affollavano il locale, lasciandolo di nuovo sola.



Hyakuhei si sistemò meglio sulla sedia, sentendosi un po' più calmo ora che il barista si era allontanato per servire gli altri clienti. Guardò la ragazza mezzo ubriaca al bar che si raccoglieva i capelli in una crocchia disordinata, prima di continuare a scrutare la popolazione maschile del locale nello specchio dietro al bancone. Per gli dei ... stava giocando con il fuoco e non se ne rendeva nemmeno conto!



Si rese conto che le sue zanne si erano allungate al punto che quasi gli ferivano il labbro inferiore, e che il suo corpo rispondeva eccitato al gesto innocente ma provocante della fanciulla. Si sentiva come rapito da quel collo sottile e aggraziato…ma questa volta non era il suo sangue che lo chiamava, bensì il profumo della sua pelle. Si aggrappò al bordo del tavolo solo per guardarla meglio. Lo scricchiolio del legno e del metallo gli ricordò dov'era e cosa stava facendo.



Si scostò stizzito dal tavolo e gli sembrò che la ragazza gli ammiccasse attraverso lo specchio. Si accigliò e si guardò intorno, e capì a chi