âSiamo in ritardo?â chiese Tabatha, felice di averla spuntata nella discussione con Kriss per venire alla riunione. A volte Kriss era solo un poâ iperprotettivo...un poâ troppo.
âNo, siete in tempo.â disse Envy. âIn realtà non abbiamo ancora iniziato.â
Tabatha si unì alle donne al bar e si sedette, mentre Kriss si fermò accanto a Chad.
Il cuore di Kane gli saltò in gola quando Tabatha entrò e dovette combattere lâimpulso di prenderla in braccio e portarla via da lì. Fece un passo fuori dallâombra, in modo che la sua sagoma si vedesse a malapena. I suoi occhi si volsero verso il caduto e si sentì sprofondare per lo sguardo che gli stava lanciando.
âDobbiamo sapere di più su questo demone che era intrappolato nel cimitero.â continuò Warren. âDobbiamo sapere comâè fatto e, dal momento che Dean è assente, Kane è lâunico ad averlo visto.â
Kane prese una sigaretta e accese il suo accendino. La luce gli illuminò il viso per un attimo e tutti videro i suoi occhi turbati.
Tabatha smise di respirare mentre il suo sguardo si posava sulla piccola fiamma e vide Kane. Le sue labbra perfette erano leggermente curve mentre accendeva la sigaretta e i suoi occhi erano adombrati da ciglia scure. Adombrati o no, poteva sentire i suoi occhi toccarla come se fossero mani che le accarezzavano la pelle. Sentendo la distrazione di qualcosa che le strofinò il braccio, si guardò intorno per trovare Kriss in piedi proprio accanto a lei.
âIl suo nome è Misery.â disse Kane dopo un poâ. âIl problema é che... Non sono come sia veramente.â
âCome fai a non sapere comâè?â chiese Kriss con unâespressione accigliata sul viso. âSei stato laggiù con Dean per chissà quanto tempo.â
âMi lasci finire, pennuto?â chiese Kane in tono sarcastico.
Kriss strinse gli occhi offeso dallâinsulto.
âBene.â ribatté Kane. âIl motivo per cui in realtà non so comâè è che continuava a trasformarsi. Un attimo era una bella bambina con una personalità orribile, quello dopo un cadavere in decomposizione, una nuvola di fumo nero e infine una bellissima donna. Quelle sembravano essere le sue forme preferite. à estremamente potente se è in grado di intrappolare contemporaneamente due caduti in quella caverna.â
Kriss fece un respiro profondo e annuì âAlcuni demoni sono noti per avere quel tipo di potere.â
âAbbiamo un esperto di demoni che sta per arrivare qui.â intervenne Zachary. âIl suo volo dovrebbe arrivare tra un paio di ore più o meno. Quando sarà qui, sarebbe meglio se tutti lasciassero Misery a lei.â
Kane sollevò un sopracciglio âLei?â
âSì.â disse Trevor. âIl suo nome è Angelica. à informata su ogni leggenda, mito e fiaba del mondo. Se câè una storia su Misery, allora sarà nel suo computer.â
Alicia sospirò con frustrazione âBene, il demone è tutto suo. Voglio sapere cosa faremo per trovare Micah.â
âMicah sa badare a se stesso.â la informò Quinn.
La verità era che, durante lâultima lite con Micah, lui aveva ordinato a Micah di cedere ma suo fratello non aveva obbedito e ciò poteva significare solo una cosa...adesso câerano due maschi alfa nel clan dei puma e non era mai successo prima. In passato, questo aveva sempre scatenato una lotta allâultimo sangue.
Quinn amava Micah ed era orgoglioso che fosse così determinato. Lâultima cosa che voleva era che una delle loro solite liti degenerasse.
âMa non sa niente di quello che è successo.â esclamò Alicia cercando qualsiasi motivo che li spingesse a cercarlo. âCosa succede se si imbatte in Misery e viene ferito...o ucciso? Sparito o no, fa parte del clan.â
âNon puoi contestare il suo ragionamento, vecchio mio.â intervenne Kane dopo aver letto i pensieri di Quinn.
Alicia lo guardò nellâombra e arrossì prima di distogliere lo sguardo. Era bello sentire qualcuno che prendesse verbalmente le sue difese per una volta. Quello che Alicia non sapeva era che tutta la sua famiglia pensava a Micah e allâultima volta in cui lo avevano visto; cioè subito dopo la lite con Anthony.
Kane le ricambiò il sorriso anche se lei non poteva vederlo. A quanto pare, lei era lâunica del gruppo ad avere fegato.
âLâultima volta che abbiamo visto Micah, stava facendo a gara di urla con Anthony Valachi e poi lo ha buttato fuori dal club.â disse piano Steven. âProprio prima che scomparisse.â
âIl lupo mannaro?â chiese Trevor inclinando la testa.
âSì, e come se non bastasse, Steven si è accoppiato con la fidanzata di Anthony.â disse Quinn, rivolto a lui e a chiunque altro che non lo sapesse.
Jewel si accigliò realizzando che Steven le aveva raccontato la verità sui legami che forse collegavano il fratello scomparso ad Anthony. Si morse il labbro, chiedendosi silenziosamente se non fosse lâunico motivo per cui Steven lâaveva aiutata. No, si sbagliava. Quando Steven lâaveva portata via dalla chiesa, non sapeva nemmeno che Anthony fosse il suo fidanzato.
Sentì il tono accusatorio nella voce di Quinn e raddrizzò le spalle. Un istinto protettivo la inondò e lei gli dette voce.
âSteven non sapeva chi fosse il mio fidanzato e io non sospettavo che Anthony fosse un lupo mannaro.â dichiarò Jewel con voce ferma. âQuando mi ha marchiata gli ho detto di Anthony. Quindi, se vuoi biasimare qualcuno per questo, allora prendi me.â
Quinn sembrò un poâ mortificato e Kat le fece un cenno con il pollice in su.
Jewel si appoggiò al bancone e iniziò a mordersi di nuovo il labbro inferiore. Tenere testa al fratello maggiore di Steven, lâalfa della tribù dei puma, lâaveva un poâ spaventata.
Guardò Steven e si rilassò quando vide nei suoi occhi lâorgoglio che brillava per lei. Qualcosa dentro di lei si addolcì e lottò con tutte le sue forze per alzare un muro protettivo attorno ad esso. Il suo cuore prese a battere più velocemente e si chiese se non si stesse innamorando di lui.
âAnthony Valachi è sospettato da un poâ.â disse Chad. âLa polizia ha motivo di credere che sia coinvolto non solo in tratta di esseri umani, ma anche in schiavitù. Si vocifera che i suoi uomini abbiano anche preso delle prostitute, le abbiano rapite e vendute come schiave del sesso.â
âAllora perché la polizia non ha fatto niente?â chiese Kat.
âCi hanno detto di starne fuori, perché lâFBI aveva preso il controllo dellâindagine.â rispose Chad. âPurtroppo, quando arriva lâFBI non abbiamo giurisdizione e non possiamo far altro che lasciargli campo libero, a meno che non vogliamo finire in prigione come i cattivi.â
Steven annuì realizzando che era il momento di raccontare tutto. âIl padre di Jewel è stato indagato dallâFBI tempo fa. à il motivo per cui Jewel era promessa ad Anthony.â Sorrise dolcemente a Jewel prima di tornare al gruppo.
âSuo padre era il direttore del Palm Springs Resort ed Anthony non era contento del loro mandato di perquisizione, né che Arthur avesse permesso loro di vagare per la proprietà . Ammesso il proprio errore, Arthur uccise lâagente e fu arrestato per omicidio. Per salvare la propria pelle, Arthur consegnò Jewel ad Anthony come ricompensa per averlo ripulito dallâaccusa di omicidio.â
âà lui che ha ucciso mio padre. Ne sono sicura.â disse Jewel, stringendo il pugno lungo il fianco. âPerciò, quando andiamo a prenderlo?â
âNon dobbiamo andare a prenderlo.â la informò Chad. âStudieremo un piano e poi gli faremo sapere che sei sotto la protezione dei Wilder. Appena farà una mossa...lo prenderemo.â
âPenso che questo sia un poâ al di sopra della legge.â lo corresse Trevor. âTeniamo Jewel nascosta per un paio di giorni, io e Zackary ci assicureremo che lâFBI non arrivi e mandi tutto a puttane.â
âPerché dovrebbero interferire?â chiese Kat. âFai parte di quella organizzazione paranormale ... â¦non siete al di sopra dellâFBI?â
âSolo in determinate zone.â rispose Trevor. âBuona parte dellâFBI non sa che esistiamo. Cavolo, neanche il presidente degli Stati Uniti sa di noi. Li scavalchiamo, e per questo dobbiamo avere la prova che qualcosa di paranormale stia realmente accadendo.â
âSignifica che almeno una parte del governo sa di noi?â chiese Nick; non gli piaceva la sensazione di disagio che provava.
Trevor scosse la testa âNon sa proprio di tutti voi...ma conoscono i più...particolari. Siete protetti come gli esseri umani...forse anche di più e con regole più indulgenti, e da un piccolo ma potente governo allâinterno e al di sopra del governo stesso.â Si grattò la testa sperando che tutti potessero fidarsi di quella vaga versione della verità .
âLa mia preoccupazione è che lâFBI scavi più a fondo e scopra troppo tardi che si tratta di licantropi, e non di esseri umani.â Chad si accigliò comprendendo, e non gradendo, ciò che Trevor aveva appena detto. Avrebbe dovuto accettare che i paranormali avessero più diritti degli esseri umani? Forse era un poâdi parte, ma lui era uno di quei piccoli esseri umani.
Trevor scosse la testa âLa mafia non attaccherà di colpo lâFBI. Inoltre, se il mondo sapesse dei lupi mannari, sarebbero prossimi allâestinzione e i licantropi lo sanno. Lâultima volta che sono usciti allo scoperto, sono stati perseguitati quasi fino allâestinzione.â
âFatemi fare un paio di telefonate per vedere se abbiamo piena giurisdizione sul caso Valachi.â propose Zackary. âSe è così, allora abbiamo libero accesso e possiamo reclutare chiunque pensi di essere qualificato.â Guardò il gruppo sapendo che avrebbero arruolato quasi tutti nella sala, e dato loro lâimmunità a prescindere da come sarebbero andate cose.
âQualcuno sa cosa guidava Micah il giorno in cui è sparito?â chiese Chad. âPosso eseguire una ricerca dalla mia auto di pattuglia e diramare una segnalazione.â
âLa sua moto.â intervenne Alicia, poi i suoi occhi si spalancarono ricordando che aveva detto a Warren di aver guidato la stessa moto nella tempesta la sera prima. Guardando verso di lui, fece un sospiro in sollievo quando lui le fece lâocchiolino.
Nick disse la sua âSono dâaccordo a stare lontano da Misery, ma i vampiri sono il suo nutrimento e non possiamo permetterlo.â
âSiamo tutti pronti per la disinfestazione.â concordò Warren.
âNon tutti, spero.â Trevor guardò Envy.
Zackary si mise con discrezione davanti a Trevor per bloccare lo sguardo infuocato che Devon stava lanciando al suo amico. âPenso che dovremmo chiedere qualche favore e avere rinforzi in questa zona.â
âVuoi dire che ci sono altri come te in giro?â chiese Steven.
Zachary infilò le mani nelle tasche e inclinò leggermente la testa. Il bagliore soffuso delle luci illuminò i suoi capelli biondi a spazzola mentre lui sorrise âMi dispiace deluderti, ma io sono lâunico. Volevo clonare me stesso ma il capo fifone, qui, non me lo ha permesso.â disse, puntando il pollice verso Trevor.
âStaâ zitto e fai quelle telefonate.â esclamò Trevor. âSe ci fosse un altro te in giro, Angelica lo ucciderebbe solo per dire di averlo finalmente fatto.â
Lâespressione di Zachary divenne di ghiaccio. âOoh, verrei calpestato da quelle meravigliose Doc Martens che tiene nascoste nel suo armadio.â
Trevor fece nervosamente un passo verso il suo partner e Zachary corse subito nellâarea bar nascondendosi dietro Kane.
âCâè un motivo per cui mi stai usando come scudo?â chiese Kane.
âSì.â esclamò Zachary. âDammi un minuto e te lo dico.â
Kane sorrise âDammi un minuto e tornerò a casa per trovare le mie..Doc Martens.â
Zachary si allontanò da Kane con le mani alzate. âEhi amico, sono etero.â
âZachary!â urlò Trevor.
âVa bene, va bene.â disse Zachary e tirò fuori il suo cellulare. âCavolo, sono circondato da gente senza senso dellâumorismo... ad Angelica piaceranno un sacco.â
Capitolo 4
Kane si appoggiò alla croce parecchi metri dietro Michael e guardò la città chiedendosi dove si nascondesse Misery e se fosse ancora in città . Câera un mondo intero da terrorizzare, ma il karma era bastardo, così come lâistinto che gli diceva che non era andata molto lontano.
Fece una smorfia immaginandola camminare lungo il marciapiede come un cadavere in decomposizione, poi represse un brivido allâimmagine della strana bambina e concluse che il cadavere era meno raccapricciante. Nel corso dei secoli aveva visto vampiri adulti trasformare bambini.
Quello che molti di loro non avevano mai capito era che i bambini spesso erano più aggressivi dei loro âgenitoriâ adulti, e finiva con gli adulti che uccidevano loro o loro uccidevano gli adulti. Doveva ammettere che una donna che aveva scritto libri di vampiri ci aveva visto giusto.
Sperava che chiunque fosse lâesperto di demoni menzionato da Trevor sapesse cosa stava facendo...ma ne dubitava.
Il ricordo del demone era quello che lo aveva spinto a fare da babysitter a Michael...il che gli avrebbe impedito di perseguitare Tabatha adesso che era tornata in città . Ci voleva unâimmensa forza di volontà per non farlo. Il solo stare nella stessa stanza con lei era un dolore fisico...un dolore che sapeva di non poter sopportare tanto a lungo. I suoi occhi tornarono sul suo amico e lui si appoggiò più pesantemente alla croce.
Doveva ammettere che se voleva stare da solo ma ancora circondato da esseri umani, allora il tetto della più grande chiesa della città era un luogo interessante in cui farlo.
Stranamente, sapeva che Michael non era andato lì per la serenità e la tranquillità . Lì era dove il vampiro pensava e rimuginava. Non importava che fossero allâaperto perché Kane aveva la sensazione che se Misery volesse trovarli, allora quattro mura non li avrebbero salvati. Non si era mai nascosto da un nemico prima dâora e non avrebbe iniziato a farlo adesso. Ovviamente, Michael la pensava allo stesso modo.
Sorrise quando uno strano pensiero attraversò la sua mente. Appena avrebbe rivisto Dean, avrebbe chiesto un favore al caduto. Voleva una manciata di quelle piume con lâincantesimo che Dean aveva usato sulla piuma nelle catacombe. Alla stronza non era piaciuto molto. Si mise una mano sulla spalla ricordando tutta la carne strappatagli via, che era in qualche modo riapparsa mentre era privo di sensi. Michael gli aveva detto che Dean lâaveva guarito.
Kane non ricordava molto dopo la caverna. Ricordava di aver sentito la voce di Michael che lo chiamava nel buio, ma non molto altro. Lâaltra cosa che ricordava era lâessersi svegliato in una chiesa piena di gente e Michael chinato sopra di lui come una chioccia.
Il viso di Tabatha gli balenò nella mente. Aveva passato le ultime due ore cercando disperatamente di non pensare a lei, ma per buona parte di quelle ore non aveva dato ascolto a se stesso.
Michael sentiva la presenza di Kane da qualche parte dietro di sé, ma invece di essere infastidito dallâintrusione indesiderata, si sentì confortato dallo sguardo vigile del suo amico. Almeno se Kane si fosse preoccupato per lui, si sarebbe allontanato per un poâ dalla sua paranoia. E poi amava Kane come un fratello...la parola âfratelloâ echeggiò nella sua mente mentre i suoi pensieri si oscurarono e si rivolsero a Damon. Come potevano dei fratelli comportarsi così male lâuno con lâaltro?
Cercando di sgombrare la mente dai ricordi inquietanti, Michael si rilassò e si lasciò andare. Sapeva che dormire era sicuro al momento... Kane lo sorvegliava.
Kane pensava al pensiero sussurrato di Michael. Non sapeva che Michael avesse difficoltà a dormire. Cosa aveva sentito il suo amico di così minaccioso da avere paura di chiudere gli occhi? Sapeva che la mancanza di sonno fa impazzire lentamente...ma poi aveva scoperto anche che dormire troppo era ancora più dannoso.
Guardò la strada della casa di Michael, immersa tra gli altri edifici della città . A giudicare dal tetto circolare, era in stile vittoriano. Aveva accettato di trasferirsi da Michael, ma adesso sembrava dover dire a Michael di entrare in casa, invece di dormire sul tetto per strada.
Alzò un sopracciglio verso il suo strano amico. La casa aveva tutti i comfort moderni che una persona datata come loro potesse chiedere, comprese le protezioni per tenere lontani i demoni, quindi perché questa improvvisa necessità di aria fresca che odorava di pioggia?
Sapeva che Michael si sentiva ancora colpevole per non essere stato lì quando lui si era fatto seppellire vivo. Anche se Kane aveva cercato di non entrare nella sua testa, non aveva ancora detto a Michael che se ci avesse provato, sarebbe riuscito a leggergli la mente. à qualcosa che un amico non vorrebbe sapere...e poi, aveva la sensazione di essere lâunico con quel potere.
Averlo abbandonato non era tutto quello a cui Michael stava pensando quella sera...fu il motivo per cui aveva lasciato il paese a richiamare la sua attenzione...Damon, il fratello di Michael. Kane non vedeva Damon da quando aveva ripreso i sensi...o quello che era rimasto di loro, ma i ricordi che aveva erano abbastanza buoni. Damon aveva unâindole selvaggia ed entrambi davano a Michael dei gran mal di testa nel tentativo di tenere il passo.
Kane diede unâocchiata e notò che Michael giocava con lâanello al dito mentre pensava a Damon. Non ci volle molto prima che il sonno sopraffacesse Michael e che i sogni vividi iniziassero. Quanto più duravano i sogni, più Kane scopriva ciò che Michael stava nascondendo. Chiuse gli occhi, escludendo la città e concentrandosi per la prima volta sul dolore di qualcun altro.
Fu sorpreso di ritrovarsi non solo ad ascoltare i sogni, ma anche a captare dei flashback di quarantâanni fa. Vide tutto svolgersi da una prospettiva esterna come se stesse guardando un film tragico.
Michael aveva sentito il bisogno di andare da Damon per la prima volta dopo oltre un secolo. Quando trovò suo fratello, tutto sembrava andare bene. Damon se la spassava nella ribalta sociale di Londra e Michael rimase con lui per un poâ. Andavano alla grande finché non incontrarono una ragazza... Katie.
Tutti gli scapoli più ambiti erano stati invitati alla festa del suo diciottesimo compleanno, compresi i due fratelli. Lei era davvero la reginetta del ballo. Quella che era iniziata come una semplice rivalità tra fratelli si trasformò in un pericoloso gioco di gelosia. Sembrava che tutto fosse diventato una competizione. Avevano trascorso settimane a farsi una guerra silenziosa a vicenda per ottenere il suo affetto.
Damon gli disse di andarsene...di tornare oltreoceano, ma Michael non poteva farlo. Non voleva che Damon vincesse allontanandolo. Quando la rivalità aumentò, si lanciarono uno alla gola dellâaltro per la stessa ragazza. Lei non era la loro anima gemella né altro, anche se entrambi erano affascinati da lei. Il destino volle che Katie avesse lo stesso problema...era innamorata di entrambi e non voleva scegliere.
Ma la cosa ancora più contorta del triangolo amoroso, era che Katie pensava che i due fossero umani...non le avevano mai dato un motivo per pensare il contrario.
Una sera avevano portato Katie a ballare, ma fu un errore fatale. La tensione tra i due era troppo alta. Dopo soltanto unâora di lenta agonia interiore mentre ballavano a turno con lei, i fratelli alla fine arrivarono alle mani. Non si erano resi di conto di quanto avessero perso il controllo fin quando i loro occhi non cambiarono colore, mentre stringevano le mani uno attorno alla gola dellâaltro e i loro piedi si alzarono da terra.
Non avevano visto che lei era scappata. Michael e Damon rinsavirono dalla propria rabbia quando sentirono uno stridio di gomme e un rumore di metallo fuori dalla discoteca. Quando la raggiunsero...lei era morta.
Quando Damon corse verso di lei con lâintento di provare a resuscitarla con il proprio sangue di vampiro, Michael lo fermò perché era già arrivata molta gente. Damon ce lâaveva con lui da allora, incolpando Michael di non essere andato via quando lui glielo aveva chiesto.
Avevano combattuto per mesi...dandosi tregua ogni tanto con parole di affetto, ma finiva sempre con unâaltra lite. Michael sapeva che Damon stava diventando sempre più oscuro e che voleva ucciderlo. Se ci avesse provato, allora Michael si sarebbe difeso e uno di loro sarebbe morto.
Fu allora che Michael fece qualcosa che aveva giurato di non fare... andò da Syn. Syn era il primo vampiro. Dormiva da secoli senza svegliarsi ma Syn non era morto perché non poteva morire...almeno così dicevano. Non ne erano sicuri perché aveva scelto di dormire un paio di secoli prima, ma sembrava che Syn stesse aspettando qualcosa che non era ancora accaduto.
Michael girava intorno alla statua che indicava il luogo di riposo di Syn allâinterno del mausoleo. Sapeva che Syn era sotto di lui. Parlò alla tomba vuota, sentendo le proprie parole echeggiare intorno a sé...talvolta in sussurri, talvolta in assordanti urla.
Combattere con Damon lo stava facendo impazzire, non voleva che arrivassero a tanto. Non era nemmeno sicuro che uno di loro avesse amato davvero la ragazza. Si sentiva il cuore uscire dal petto per il dolore che aveva causato a suo fratello...e a Katie. Non sapeva se Syn stesse ascoltando, ma gli bastava raccontare la verità a qualcuno, almeno.
Gli occhi della statua si girarono a guardarlo. Somigliava a Syn ma era incolore. Le candele accese intorno a lui vibrarono e si affievolirono, poi avvamparono verso lâalto mentre la statua si mosse. Parole bisbigliate provenivano dal suolo in una lingua dimenticata.
Il silenzio che ne seguì fu come un calmante e Michael capì che Syn lo aveva perdonato anche se Damon non lo aveva fatto. Si strofinò le braccia cercando di scacciare i brividi. Syn era un uomo di magia e Michael si chiese quale fosse lâincantesimo che era appena strisciato in lui.
Si allontanò dalle catacombe e dal mausoleo solo per scoprire che Damon era lì ad aspettarlo. Ancora una volta, ci furono dolci le parole affettuose ma non passò molto tempo prima che si surriscaldassero. Michael voleva solo che tutto finisse...voleva abbracciare suo fratello e ricominciare daccapo.
Damon aveva preso alla lettera la prima parte della sua frase e, prima che Michael potesse fermarlo, estrasse un paletto di legno dalla giacca. Michael sentì il legno penetrare nel proprio cuore e cadde in ginocchio. Guardando Damon, aprì la bocca per dire qualcosa, ma tutto quello che ottenne fu un gorgoglio.
Michael cadde su un fianco, sentendo il sangue fermarsi nelle vene e divenire cenere mentre la sua visione si oscurava lentamente.
Con le lacrime agli occhi, Damon indietreggiò sapendo di essere ormai dannato. La voce di Syn cominciò a risuonare nella sua mente facendolo urlare. Si afferrò la testa e urlava forte per mettere a tacere la voce, ma non si può far tacere Syn.
In quel momento tutto ciò che câera in Michael tornò in vita di colpo. Sentendo il dolore straziante del palo ancora nel suo petto, lo prese e lo estrasse dal cuore. Estrarlo faceva male come riceverlo.
âDamon!â gridò Michael mentre si sforzava di alzarsi e cercò suo fratello. Ogni briciolo di dolore valse la pena per vedere lo sguardo sul volto di Damon quando capì che Michael era vivo.
Michael fece scivolare il bastone sanguinante dalla sua manica e in un istante pugnalò Damon. âProva questo, fratello!â urlò mentre gli restituiva il favore. Uccise una parte di sé ma tutto questo doveva finire in qualche modo.
Quando Damon resuscitò, Michael era seduto a terra cercando di riprendere fiato. Michael capì ciò che Syn aveva fatto...quelle che erano state le parole nelle catacombe. Era un incantesimo che solo Syn poteva lanciare, che avrebbe reso impossibile per Michael e Damon uccidersi a vicenda...o forse avrebbe reso impossibile per loro morire del tutto. Oh, potevano uccidersi a vicenda...ma avrebbero provato soltanto dolore.
Morirono più volte dopo quella notte, sempre lâuno per mano dellâaltro. Michael aveva finalmente rinunciato ed era tornato a casa, lasciando suo fratello da qualche parte nel mondo. Sapeva che era inutile inseguirlo e anche se il suo cuore gli gridava che non tutto era perduto, Michael non era ancora sicuro.
Kane tenne saggiamente la bocca chiusa quando Michael sussultò durante il suo incubo di ricordi. Sbatté le palpebre chiedendosi se andare così in profondità nella mente di Michael gli avesse fatto rivivere i ricordi in modo così chiaro. Se era così...allora si dispiacque quando sentì odore di lacrime nellâaria. Sparì prima che Michael si girasse a guardare la croce appena il sole cominciò a sorgere.
*****
Alicia applicò altro rossetto cercando di sbarazzarsi del viso innocente che la fissava allo specchio. Era arrabbiata, non per Kane che le aveva sottratto il libro degli incantesimi...dopotutto, era il libro di Kane. Ma era arrabbiata con tutti gli altri perché la trattavano come una bambina. Viveva in un night club, per lâamor del cielo!
Poteva anche essere stata in collegio ma non era una scuola materna. Lei era una femmina puma dopotutto, ed era perfettamente in grado di badare a se stessa. A causa delle rigide regole e degli occhi vigili degli insegnanti, Alicia aveva imparato lâarte del fare tutto di nascosto per avere la propria libertà . Al suo lato animale non era mai piaciuto stare in gabbia.
Adesso che era a casa e la sua famiglia aveva bisogno di protezione, non era giusto che tutti si riunissero lasciandola fuori. Se Micah fosse stato lì, avrebbe capito le sue necessità e, protettivo comâera, non avrebbe mai cercato di privarla della sua libertà . Era sicuramente qualcosa che apprezzava di Kane...oggi lâaveva supportata come se avesse capito cosa stava attraversando.
E quello era il problema più grande. Micah era scomparso e lei sarebbe andata a cercarlo a costo di ingaggiare ogni essere paranormale della città per farlo...a cominciare dai vampiri e dai licantropi.
Si accigliò allo specchio, sapendo di aver rovinato tutto cercando di usare un incantesimo al cimitero. Fino a quel momento, non aveva capito che câerano due tipi di vampiri completamente diversi.
Durante le brevi visite a casa non aveva mai incontrato Michael, né nessun altro vampiro per dirla tutta, e lâunico che andava a trovarla regolarmente a scuola era Micah. Era solito andare a scuola e firmare per farle passare fuori il weekend e le festività . Fu quando andarono nella foresta che le insegnò a combattere con e senza armi.
Quando non si allenavano, si trasformavano e correvano, godendosi la libertà . Grazie a Micah, lei era più intelligente, più veloce e più tosta della maggior parte delle femmine mutanti. Micah era sempre stato il suo eroe ed era lâunico della famiglia a non pensare che una ragazza fosse uno svantaggio.
Ricordava ancora la prima volta che Micah lâaveva portata fuori per il fine settimana. Erano andati nelle foresta e allestito il campeggio prima che Micah le dicesse di fare una corsa. Alicia non aveva mai avuto una tale opportunità prima ed era così eccitata che, quando si trasformò, corse alla massima velocità e fece tre giri completi intorno al campo.
Quando si fermò, guardò Micah con le mani sui fianchi che rideva. Allâinizio pensò che stesse ridendo di lei, ma in realtà stava ridendo per quanto fosse stupido il resto della famiglia. Nessuno di loro aveva avuto il tempo di parlarle del retaggio dei puma, né le permettevano di correre. Guardare la sua dimostrazione di libertà gli ricordò un gattino che esce fuori per la prima volta.
Lei era cresciuta pensando che tutti i vampiri fossero mostri perché quello era stato ciò che Nathaniel aveva insegnato ai suoi figli. Nathaniel si sbagliava. Se Kane non fosse stato liberato dalla tomba in cui suo padre lâaveva relegato, allora lei di certo sarebbe stata uccisa lâaltra sera al cimitero.
Era grata che Kane fosse lì per salvarla ma non avrebbe smesso di cercare il suo amato fratello. Questa volta sarebbe stata più attenta. Poteva ringraziare Kane anche per unâaltra cosa...grazie a lui Michael lâaveva baciata. Si chiese se Michael lâavesse vista solo come una bambina quando lâaveva guardata. In qualche modo ne dubitava. Sorrise a se stessa nello specchio. Era stato un bacio mozzafiato.
Si girò davanti allo specchio, assicurandosi di non sembrare la bambina che tutti credevano. La gonna di pelle nera aveva una chiusura lampo che andava dallâorlo fin su a metà coscia e lei la lasciò aperta a metà . La camicetta nera era di una leggera stoffa velata con un piccolo top di seta di seta al di sotto.
Nascose un paio di ciocche bionde spettinate sotto la parrucca da Cleopatra che aveva trovato in un baule di costumi per Halloween in soffitta. Dovette ammettere che quegli abiti aderenti la facevano sembrare dannatamente sexy.
Avrebbe scommesso che se Quinn o chiunque lei conoscesse la vedessero ora, non avrebbero neanche immaginato che fosse lei. Quinn era così occupato a seguire Kat e a fingere di non farlo, che non avrebbe comunque prestato attenzione ad Alicia. Adesso che lui e Kat stavano insieme...rivolgeva tutta la sua attenzione alla sua compagna. Il massimo che aveva fatto era piantonare due guardie mutanti su Alicia e ordinarle di stare lontana finché non avrebbero deciso che era abbastanza sicuro per lei uscire.
Le sue guardie del corpo erano stupide come pietre, tutte muscoli e niente cervello. Non ci volle molto per raggirarle e fuggire dalla sua piccola prigione. Sarebbe andata a cercare Micah quella sera, con o senza la loro approvazione.