Bel gusto stare in campagna con questo po' di nebbia; non ci si vede più. Alle cinque sarà scuro fitto come in gola.
Oh! Che in città non sarebbe tutt'uno? Non ti piacciono a te quegli alberi ricamati sul grigio uniforme del cielo, che vi appaiono imprecisi, lontani e fantastici? C'è un silenzio strano per i campi in queste giornate… mi piace l'ottobre. Ieri s'andava a passeggio con tua moglie…
Chissà che cera mi farà la contessa Sofia quando ci rivedremo… a Firenze.
La cera che il più debole fa al più forte. Un misto di dispetto, di curiosità e di paura. A rimanere tu, a resistere alle seduzioni di quel bigliettino, hai tanto guadagnato nell'animo di quella signora, che a farlo apposta non avresti potuto meglio. Sei diventato il punto interrogativo, l'enigma… e poi… hai fatto il tuo dovere, e tua moglie credo ne sia contenta, sicura com'è che sei rimasto per lei…
Dimmi un po'… In questi due giorni ha fatto mai, mia moglie, d'indovinare chi fosse l'autrice di quel biglietto?
Ma no, mi ci aspettavo ancor io, e mi ero preparata l'aria la più innocente. Non signore, nemmeno ha mosso un dito per saperlo.
Volevo dire!
Sai, io sono convinto che ti vuol bene, ma per fortuna, il male prodotto da quella scoperta non fu così profondo come si temeva… È una donna che intende la vita, tua moglie, e sa che un uomo, in fin dei conti…
Le disse teco queste cose?
Oh! figurati! Non le disse… e non le direbbe mai… si leggono nelle interlinee queste cose… e poi tua moglie è sicura del tuo ritorno…
Te lo ha detto?
La donna che ignora non c'è più sulla terra. Tutte hanno conoscenza di noi. Quando esposi alla marchesa Berta il mio piano di battaglia… sai tu che cosa mi ha risposto? Mi disse: Accetto, benchè sia certa che ci cascherà.
Che ci cascherò?
Accettò non per farti ingelosire, ma benchè sapesse che ti saresti ingelosito… Essa ignora che c'era un'intesa fra di noi.
A proposito mi avvertirai quando dovrò cominciare la commedia.
Come, ti avvertirò…?
Sì… avrei paura di lasciar scappare il momento senza farmene accorto… (Ride).
Io ho già cominciato.
A far che…?
A corteggiare tua moglie.
Sì?.. quando e come?
Non te ne sei accorto? Subito ho cominciato, e se te la devo dire, mi ci diverto a questo esercizio. La signora Berta ha molto spirito ed è molto padrona di sè… cosicchè là dove credeva di trovare un lamento, trovai un sorriso, che se è simulato lo è a perfezione, trovai un ingegno sciolto e vivace, trovai una fantasia diciottenne, e trovai sovratutto quel profumo di galanteria che credevo vaporato per sempre, e di cui mi accorgo esistere ancora qualche boccetta.
Mi dài uno zigaro?
Mi disse subito che le era parso strano che non le avessi fatto la corte, e che lo avea anzi detto con te, chiamandomi originale… È vero?
È vero.
Fummo a passeggio insieme, giù pei boschi, le feci lettura, suonammo a quattro mani al pianoforte; ieri sera stemmo un paio d'ore lì daccanto al fuoco, a parlare di antichità; e sai, in tutto questo tempo, per quanto mi ci abbia aguzzato il cervello, non le ho potuto tirare un rimpianto! Com'è padrona di sè! Tu la avessi veduta… calma sempre come una Dea. Non riuscii a sorprenderle un solo moto di ciglia… nemmeno uno. È marchesa fino alla punta dei capelli – che sono suoi, mi disse.
(Manfredo ride).
Perchè ridi?
Rido a vederti battere le strade di traverso colla pia intenzione di fare la commedia anche con me. Ti solleticherebbe l'idea di vedermi ingelosito eh? un pochino ingelosito. Ah! ah! ah! È difficile…
Non t'avrei messo a parte del mio progetto. Ti conosco troppo uomo di mondo per concepire una simile speranza. E si convenne che non avresti fatto altro che fingere.
Non so se ci riescirò, neppure a fingere. E poi discutendolo come due che ci siano estranei, ci vedo del macchinoso nel tuo rimedio. A prima vista e scottato di fresco, quando mi facevo il danno più grosso che non fosse, mi ci arresi, non avevo testa a pensarci, ma ora ho riflettuto. Sai, mia moglie non ama lo scandalo e mi basta. Già… non si può durare a fare l'idillio per tutta la vita.
La dobbiamo smettere? Io ci sto. Se vuoi rinunciare al perdono di tua moglie… non ti so che dire.
Non vorrei che avesse a parere un congedo… per te.
Perchè?
Non sei rimasto apposta?
Oramai non farei più in tempo a partire; no, continuo ad accettare la tua ospitalità, se me la offri.
Oh!.. sei in casa tua.
Grazie… Dunque… lasciamo lì?
Poh… dacchè ci siamo. (Getta lo zigaro).
Ti ho dato un zigaro cattivo, prendine un altro.
No… grazie, ho fumato abbastanza. (S'avvicina al fuoco).
Converrà poi che ci accordiamo pel finale.
Andate fuori oggi… a cavallo?
Non so… non credo… È troppo freddo.
Però dovreste. È così bella la campagna d'ottobre!
Ci verresti anche tu?
Oh non sono poeta io.
E poi… dobbiamo studiare una sinfonia per suonarla stassera. Ci starai a sentire?
Non so.