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Czytaj książkę: «Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni, sommario. v. 2», strona 16

Czcionka:

II

Non è certo il caso di spendere troppe parole intorno alle varie edizioni del Sommario e ai criteri seguiti nella nostra. Ricorderemo soltanto che, non ponendo nel novero una traduzione tedesca dovuta al Moll (Pest e Vienna, 1851), il libro fu stampato finora undici volte: 1 e 2) Torino, Pomba, 1846, nell’Enciclopedia popolare8 e a parte; 3) Losanna, 18469; 4) Losanna, 1848; 5) Losanna, 1849; 6) Milano, s.a.; 7) Napoli, s. a.; 8) Bastia, s. a.; 9) Torino, Pomba, 1852; 10) Firenze, Felice Le Monnier, 1856; 11) Napoli, Pelard, 1860.

Di codeste edizioni le sole che abbiano valore, perché provenienti direttamente dal Balbo, sono, oltre la prima: la terza, nella quale egli poté correggere, com’era suo vivo desiderio, parecchie inesattezze, nelle quali era incorso per la fretta, e aggiungere la stupenda prefazione, riprodotta a principio della presente ristampa; la nona, la quale, per altro, salvo l’aggiunta della dedica a Carlo Alberto10, differisce poco o punto dalla terza11; e finalmente la decima, che, pubblicata tre anni dopo la morte dell’autore dal figlio, rappresenta, se non la stesura definitiva (quale stesura, per uno scrittore come il Balbo, poteva essere definitiva?), almeno l’ultima fra le tante che egli dette all’opera sua. Si legga infatti la seguente lettera, che è premessa a quell’edizione:

Pregiatissimo signor Le Monnier,

Eccole il Sommario, preceduto da una prefazione, che l’autore disegnava di apporre alla nona edizione, fatta a Torino nel 1852. Da questa prefazione si scorge com’egli intendesse aggiungere al Sommario un’appendice, dal 1814 ai tempi attuali12: se non che egli dalla sua malferma salute fu impedito di condurla a termine; onde ciò, lui vivente, restò un desiderio, e l’edizione non differí dalla terza di Losanna, fin allora la piú completa. In margine d’un volume di questa, moltissime ed importanti correzioni avea fatte l’autore; le quali, con diligenza riportate, insieme coll’appendice tal quale ella è, le invio.

È dunque evidente, signor Felice pregiatissimo, che l’edizione, ch’Ella è per farne, verrá ad essere la prima veramente completa, la sola che risponda al concetto, al desiderio del mio ottimo padre.

Aggradisca ora i saluti, ecc.

Torino, 5 giugno 1855.
Prospero Balbo.

Era ovvio, dunque, che l’edizione Le Monnier fosse da noi riprodotta fedelmente; e ciò per l’appunto abbiamo fatto, conservando scrupolosamente la punteggiatura cosí personale del Balbo, e introducendo soltanto lievi modifiche grafiche, giusta i criteri generali della presente raccolta. Qualche raro errore di stampa abbiamo qua e lá corretto. Al contrario, in alcune inesattezze storiche commesse dal Balbo (p. e. nella confusione fra due omonimi della medesima famiglia) non abbiamo voluto, e non dovevamo, metter le mani, tranne che non risultasse evidente che si trattasse di materiali lapsus calami o di momentanee amnesie (p. e. il far risuscitare Andrea d’Ungheria, confondendolo con Luigi, dopo aver narrata la tragica morte del primo13).

Nell’edizione Le Monnier segue un lungo Indice dei nomi, completo per quelli di persone, capricciosamente lacunoso per quelli di luogo. Pare che colui, che lo compilò, non nutrisse troppa simpatia per l’evo moderno, giacché è in codesta parte che le omissioni sono piú frequenti e piú gravi. Né mancano poi sdoppiamenti della medesima persona, o, ancora meno di rado, unificazioni di due individui diversi. A codeste lacune ed errori abbiamo procurato di riparare come meglio potevamo e sapevamo, cercando anche d’identificare e di designare, nei numerosi omonimi, con la maggiore precisione i diversi personaggi storici. Ma, poiché in siffatti lavori, per quanta pazienza e attenzione si ponga, riesce assai difficile raggiungere la compiutezza e la perfezione, invochiamo fin da ora, sulle nostre eventuali sviste e omissioni, la benevola indulgenza degli studiosi.

8.Naturalmente bisognerebbe aggiungere al computo le ristampe dell’Enciclopedia. Senonché nella quinta edizione, che ho sott’occhio (Torino, Unione tipog. editrice, 1860), del Sommario sono riprodotti, riuniti in un tutto, i soli paragrafi consacrati dal B. alla storia letteraria. La storia politica d’Italia è compilazione di altro autore.
9.Di questa ediz. il B. «inviava al Predari un esemplare legato a lutto in pelle nera, coll’indirizzo: ‘Al Mefistofele di questa diavoleria la povera vittima Cesare Balbo’» (Ricotti, p. 225).
10.Fin dal 1846 il B. voleva premettere al Sommario una dedica, «e varie ne ideò; cioè una al re Carlo Alberto, una a Gino Capponi, un’altra al Capponi e a Massimo d’Azeglio, una quarta agli studiosi italiani. Questa era nei termini seguenti: ’Agli studiosi italiani, desiderando che se ne giovino a scrivere la storia della patria; all’intiero popolo italiano, desiderando intanto che se ne giovi ad operarne la storia futura; questo ultimo e povero risultato dei lunghi, interrotti, compressi e respinti studi suoi, dedica, accomanda, lascia Cesare Balbo’») (Ricotti, pp. 223-4).
11.Si veda poco piú oltre la lettera di Prospero Balbo al Le Monnier.
12.Secondo il Ricotti, pp. 294 e 309, il Balbo avrebbe lavorato intorno a codesta appendice negli anni 1850 e 1851.
13.Si veda p. 220 dell’ediz. Le Monnier (I, 246 della nostra), ove il Balbo per ben tre volte nomina Andrea invece di Luigi.