Rilassamento

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Andrzej




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Indice dei contenuti







autore







Promessa







Introduzione







Rilassamento







Un tuffo nella profondità dell'uomo









autore









































RILASSAMENTO!



















PER







CONOSCERE SE STESSO...



















































































autore



Andrzej Budzinski















San Bonifacio 2016











Promessa









“

Cammina, mangia, ascolta in modo rilassato. Rallenta ogni operazione. Non avere fretta: Muoviti come se avessi a disposizione l’eternità. Infatti è così! Siamo qui dall’inizio e saremo qui fino alla fine, sempre che sia esistito un inizio





e una fine. Esistiamo da sempre e per sempre.”











“

Devi rilassarti iniziando dalla circonferenza; il primo passo è rilassare il corpo: ricorda il più possibile il corpo, se da qualche parte hai qualche tensione- nel collo, nella testa, nelle gambe; rilassale coscientemente. Vai in quella parte del corpo e persuadila, digli con amorevolezza ‘Rilassati!’   Rimarrai sorpreso che se ti relazioni con una qualsiasi parte del corpo, se l’ascolti, ti seguirà – è il tuo corpo! Se con gli occhi chiusi, vai dentro il corpo, se osservi dalle dita dei piedi fino alla testa, dov’è la tensione e le parli come faresti con un amico; se permetti che fra te e il corpo ci sia un dialogo e gli dici di rilassarsi, gli dici “Non c’ è nulla da temere; non avere paura; sono qui a prendermi cura di te- ti puoi rilassare”. Piano, piano imparerai il segreto e il corpo si rilasserà.”



Osho











Introduzione



Quando cominciamo a riflettere, scopriamo che abbiamo tante, direi tantissime cose da cambiare... così tante che non sappiamo da dove cominciare.



Boh?



Troppa confusione!



Calmi. Calmi!



Una alla volta!



Senza fretta!



Con la pazienza si ottiene tutto!









Oggi purtroppo ci manca la pazienza. Vogliamo tutto subito e, ancora meglio, per l’altro ieri. Conoscete questo detto?





La pazienza è la virtù dei forti!





Osservando la vita di oggi, noi stessi e quello che sta succedendo intorno a noi, ci accorgiamo, con tristezza, che mancano i forti, cioè – LE PERSONE PAZIENTI.



Noi desideriamo diventare forti. Allora? Pensando logicamente, dobbiamo diventare pazienti. O facciamo le cose bene o meglio non farle.



Ok? Siete d'accordo?



Chi non lo è, per favore: chiudere questo libro, non continuate a leggerlo... esso è per chi vuole diventare forte.



Chi di noi non vuole diventare forte?



Nessuno!



Ecco la giusta risposta!



Uffa... il primo passo l’abbiamo fatto. Pensavo peggio. Siete convinti! Però, noi spesso usiamo la parola pazienza in modo sbagliato, come giustificazione dei nostri comportamenti sbagliati. Il meccanismo più o meno è questo:



sbagliamo



diciamo pazienza



non facciamo niente per cambiarci...



rimaniamo come prima



e di nuovo sbagliamo



diciamo pazienza



e così via all’infinito!



In questo caso la pazienza non c'entra: questo non è pazienza. Ripeto ancora una volta –

è una giustificazione!



Quando parlo della pazienza penso della pazienza con P maiuscola





P







P







P







P





cioè, un lavoro programmato e costante su noi stessi che ci porta al miglioramento. Possiamo sbagliare ma non vogliamo rimanere nel nostro sbaglio, affogati, ci impegniamo per diventare più bravi. Ogni giorno più bravi, passo dopo passo...



Ecco, adesso vorrei dare qualche suggerimento pratico da dove cominciare. Che abitudini sviluppare.

















Rilassamento









Secondo me, lo dico per la mia esperienza personale, questa abitudine è fondamentale





direi l'abitudine delle abitudini,







la madre delle abitudini.





Perché quando la persona diventa integra interiormente ed



esteriormente, vive nella pace con se stessa e con tutto l’universo, quando è capace di controllare se stessa – le proprie emozioni, i pensieri e il comportamento, ed è consapevole di se stessa, allora Sì – tutto diventa più facile. Il miglioramento diventa una cosa naturale, graduale e costante, senza violentare se stessi.



Perché è così importante?



Perché nello stesso momento mi aiuta nel cambiamento interiore ed esteriore. Abbraccia tutta la mia persona, visibile e invisibile, il mio corpo, la mia anima e il mio spirito



. Il metodo che propongo è adatto a tutti, senza escludere nessuno – credenti in Dio



 e non credenti.











1°. Che cosa dobbiamo sapere prima di cominciare?











1 Un metodo autonomo, cioè ognuno di noi può svolgerlo da solo: è una serie di esercizi di concentrazione che si focalizzano su diverse zone del corpo, per ottenere uno stato di rilassamento sia a livello fisico che psichico, per aumentare le energie vitali e controllare il proprio comportamento.

2 Attraverso esercizi che potremmo considerare "mentali", possiamo ottenere delle reali modifiche corporee, che sono in grado di influenzare la nostra sfera psichica.

3 La mente e il corpo non sono autonomi e indipendenti, ma sono fortemente legati, in un rapporto di influenza reciproca e costante; per questo è possibile, attraverso attività mentali, ottenere modificazioni delle funzioni organiche e viceversa, cioè il corpo influisce sulla mente e la mente influisce sul corpo.

4 Per ottenere benefici psico-fisici, cioè il rilassamento del corpo e della mente, l'esercizio deve essere ripetuto in modo costante, finché non diventa autogeno cioè, che si genera da sé, senza concorso della volontà, in modo automatico e spontaneo.

5 Formare la propria personalità secondo i tratti desiderabili.

6 Aiuto per superare stati psichici negativi: insicurezza, paura, depressione.

7 Aiuto per rigenerare le energie fisiche e psichiche.

8 Già dopo poche settimane dell'allenamento, possiamo notare le sensazioni di benessere, rilassamento, calma ed autocontrollo che arrivano da sole in modo spontaneo, senza sforzo da parte nostra.











 Per imparare le cose basilari del metodo, ci vogliono almeno 6 settimane divise in 6 tappe. Gli esercizi si devono eseguire in un momento e in un luogo opportuno, in una posizione comoda. La più adatta è quella supina.













2°. Su che cosa dobbiamo lavorare?











1 Sentire il peso del corpo  - portando ad un'inerzia graduale e al rilassamento muscolare scheletrico.

2 Sentire il calore del corpo  - che porta gradualmente a rilassare la muscolatura liscia e alla vasodilatazione.

3 Padronanza della funzione cardiaca  (auto regolazione della frequenza cardiaca).

4 Padronanza della funzione polmonare  (regolazione del respiro).

5 Abolizione della tensione negli organi della cavità addominale, attraverso l'azione sul plesso celiaco (sistema nervoso autonomo).

6 Padronanza d  el  la regolazione vasomotoria nella testa (una sensazione di freschezza sulla fronte).











3°. Il piano dell'esercizio in ordine





1 Fase


 - Imparare la corretta postura per facilitare la concentrazione e raggiungendo in ordine:

 





 lo stato di rilassamento del muscolo scheletrico per sentire il peso del corpo,



 lo stato di rilassamento del sistema vascolare e la sensazione del caldo,



 rallentamento del ritmo del lavoro del corpo (battito del cuore e respiro).





2 Fase


 â€“ Sentire il sentimento della pace e tranquillità interiore.



3 Fase


 â€“ Dipende dalle esigenze individuali di ogni persona: in uno stato di profondo rilassamento – dare suggestioni su che cosa vogliamo lavorare:





 la paura



 immagine di se stesso



 le relazioni con gli altri



 la relazione con Dio



 il perdono



 l'autostima



 le tappe della vita



 i diversi problemi della vita



 il passato







Ognuno di noi deve saperlo per sé. Si può elaborare ogni problema periodicamente, per qualche giorno...













Allora pronti?







Cominciamo? Lo sapevo... non vedete l’ora...







 Attenzione! Attenzione! Se desideriamo cambiare la nostra vita, non basta la teoria, il sapere, ma ci vuole la pratica. La teoria è l'inizio, praticare è il percorso verso...??? da scoprire. Dobbiamo esercitare il rilassamento:





1 ogni giorno costantemente

2 deve diventare l'abitudine

3 1-3 volte al giorno

4 per 15-30 minuti

5 luogo e posizione più opportune (la migliore posizione è quella supina)

6 indossare un abbigliamento comodo, non costringente























L'esercizio è diviso in 6 tappe per 6 settimane.













Inspiriamo con il naso ed espiriamo con la bocca. I respiri devono essere lenti, ma naturali fatti con il diaframma.













I TAPPA (1 settimana)





Lo scopo – sentire il peso del proprio corpo.


Ecco


il primo passo per raggiungere, in modo semplice, il completo rilassamento dell’organismo.





 cominciamo  con il distendere la muscolatura scheletrica.  In pratica dobbiamo immaginare che il nostro corpo diventi sempre più pesante: si comincia con la formula “il mio braccio destro è pesante”, poi si continua con il braccio sinistro, e così via, si procede gradualmente, generalizzando così la sensazione di pesantezza a tutto il corpo, tutte le sue parti (il mio corpo diventa inerte), le mie braccia sono pesanti sempre più pesanti, molto pesanti...













II TAPPA (2 settimana)





lo scopo - sentire che il nostro corpo diventa caldo -


Ecco


il secondo passo per raggiungere, in modo semplice, il completo rilassamento dell’organismo.





 Ã¨ possibile infatti ottenere una reale vasodilatazione periferica, corrispondente al rilassamento della muscolatura che ricopre i vasi sanguigni. Tale condizione si realizza attraverso l’induzione del calore che, come per la pesantezza, dal braccio viene generalizzato a tutto il corpo con la sensazione di calore delicato e piacevole.



 In pratica dobbiamo immaginare che il nostro corpo diventa caldo, sempre più caldo: si comincia con la formula “il mio braccio destro è caldo”, poi si continua con il braccio sinistro, e così via, si procede gradualmente, generalizzando così la sensazione di caldo a tutto il corpo, in tutte le sue parti (il mio corpo diventa caldo, le mie braccia sono calde, sempre più calde, molto calde, il calore abbraccia tutto il mio corpo...).













III TAPPA (3 settimana)







lo scopo – calmare e controllare il ritmo del respiro







 Con la formula  “il mio respiro è calmo e regolare”  la respirazione diviene sempre più profonda e spontanea, avvicinandosi a quella che si ha durante il sonno.



 Arrivati a questa fase, raggiungiamo uno stato di calma sempre maggiore ed una minore interferenza da parte di pensieri disturbanti.







Inspiriamo con il naso ed espiriamo con la bocca. I respiri devono essere lenti, ma naturali, fatti con il diaframma. Il nostro respiro deve diventare sempre più calmo.













IV TAPPA (4 settimana)







lo scopo – esercizi per calmare il cuore (il mio cuore batte calmo e regolare).







 Questo esercizio, regolarizzando l'attività cardiaca, permette il consolidarsi dello stato di rilassamento; inoltre essendo la funzionalità cardiaca molto influenzata da fattori psichici ed emotivi, ci aiuta a raggiungere un più profondo rilassamento emotivo. Aiuta le persone che, in situazioni di stress, sentono un violento e talvolta irregolare battito del cuore.



 Spostiamo la nostra attenzione al cuore, al suo battito, al suo ritmo e ripetiamo  “il mio cuore batte calmo e regolare... sempre più calmo e re

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